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19 agosto 2013
In
questa pagina WSI pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell'economia
italiana, aggiornato con i piu' recenti dati statistici, macro-economici e di
politica monetaria. Una "pagina della memoria economica", che fa da
contraltare alla massiccia propaganda mediatica di lobby (stato, politici,
banche) che hanno interesse a non raccontare la verita' agli italiani e puntano
anzi a manipolare il consenso con strategie che beneficiano soltanto i
"poteri forti", strozzando i cittadini e le piccole imprese.
Preghiamo i lettori di aiutarci postando aggiornamenti e segnalazioni,
corredate di fonte (autorevole) e link.
- Debito
pubblico: al marzo 2013, nuovo record a 2.034.763 miliardi di
euro, a quota 130,3% del Pil, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;
- Debito aggregato di Stato, famiglie,
imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;
- Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013.
Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo
portano ben oltre la soglia del 3%;
- Prestiti delle banche alle imprese: -5%
su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo
nel 2012;
- Insolvenze
bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a
maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi).
- Sofferenze
bancarie: a maggio 2013, secondo il rapporto Abi, le sofferenze
lorde sono risultate pari ad oltre 135,7 miliardi di euro, 2,5 in più rispetto
ad aprile 2013 (+22,4% annuo);
- Base produttiva: eroso circa il 20%
dall’inizio della crisi;
- Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil
dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa;
- Entrate tributarie: a maggio -0,7
miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei
primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;
- Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del
2013, un vero disastro;
- Potere d’acquisto delle famiglie: -94
miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;
- Disoccupazione
giovanile: il tasso nel segmento 15-24anni a giugno 2013 e'
salito al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali su maggio e di 4,6 punti
su base annua;
- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli
under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere,
totalmente inattivi;
- Precariato: contratti atipici per il 53%
dei giovani (dato Ocse);
- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati
dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di
disoccupazione
- Crollo produzione industriale: -17,8%
negli ultimi dieci anni
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