da:
Il Fatto Quotidiano
Iphone 5, italiani
espatriano per averlo: in Francia 50 euro meno, in Svizzera 127
Iva,
tassa dell’equo compenso e Siae, ma anche logistica e trasporti: così per la
rima volta il nuovo gioiello Apple in Italia costa molto di più rispetto al
resto d'Europa. Con un volo low cost o semplicemente attraversando il confine
si risparmiano fior di soldi. E su internet i frequentatori dei forum si stanno
già organizzando
di Martina
Castigliani
Il modello più costoso di sempre nel paese
europeo con una delle peggiori crisi economiche degli ultimi anni. È la
scommessa sicura giocata da Apple che per il lancio italiano del nuovo modello
di iPhone, non se lo è fatta ripetere due volte e ha presentato tariffe tra i 729
e i 949 euro per aggiudicarsi l’ultimo modello sul mercato. 50 euro in più di
Francia e Germania, 60 in più della Spagna, 70 in più dell’Olanda e 127 in più
della Svizzera. E se gli italiani cascano nella trappola senza problemi, con
code già da prima dell’apertura davanti ai negozi Apple, c’è chi cerca di
aggirare le regole organizzando trasferte all’estero.
Il trucco è semplice e complice è un’Europa
senza confini e con mezzi di trasporto capaci di mettere in contatto capitali e
paesi di frontiera in poco tempo e a scarso prezzo. Basta organizzarsi in
precedenza: si prenota un volo low cost per Amsterdam, Barcellona o Parigi,
andata e ritorno con un’unica meta, l’Apple Store più vicino. A raccontarlo
tanti forum su internet che testimoniano i tentativi di aggirare una crescita
dei prezzi che sembra penalizzare soprattutto l’Italia. Ad essere ambita la
Svizzera, con il suo “sconto” di 127 euro e la possibilità di raggiungere
facilmente i negozi vicini al confine. Li potrebbero chiamare i turisti
dell’iPhone e sono la nuova frontiera degli appassionati Apple o semplicemente
i consumatori che pur di avere l’oggetto agognato cercano tutte le strade del
risparmio. Ed è più semplice di quello che sembra. Un volo low cost prenotato
in anticipo da una città di media grandezza può arrivare a costare come lo
spostamento in treno tra centri in un’Italia dove anche un biglietto regionale
è vittima di continui rincari. E a dirlo sono i dibattiti su internet che
testimoniano i tentativi di andare all’estero. Con tanto di indicazioni per chi
vuole fare la spesa oltre confine: sì i telefoni si possono sbloccare una volta
ritornati in Italia (e possono essere utilizzati con altre schede Sim); sì la
garanzia vale anche in Italia; no il telefono non ha problemi di funzionamento
in un altro stato. Si va dalle domande più banali a quelle più complesse e a
poco a poco in rete si trova quello che può essere definito il manuale del
viaggiatore in cerca dell’iPhone a minor prezzo.
Fino ad ora a spingere ad andare oltre
confine era soprattutto la voglia di essere il primo. Il primo a poter toccare
il nuovo modello e a poterlo esibire ad amici e colleghi. Voglie inspiegabili
per i non appassionati, le stesse che dividono in due il mondo ogni volta che
si prepara il lancio di un nuovo iPhone. Da una parte i temerari in sacco a
pelo pronti a dormire davanti alle porte dell’Apple Store più vicino,
dall’altra i passanti indignati che invocano crisi economica, buon senso e
valori andati perduti. Era la voglia di essere i primi fino a poco tempo fa a
spingere gli italiani a varcare i confini nazionali per andare là dove il
modello era già in commercio: è la storia ad esempio di Anthony Fitch, deejay romano
di origini libanesi. È italiano infatti il primo cliente dell’Apple Store di
Parigi del settembre 2012. Arrivato nella capitale francese con un volo low
cost direttamente da Roma, è rimasto il tempo di passare due notti
all’addiaccio davanti al megastore e accaparrarsi l’ultimo modello di iPhone,
che ha esibito con orgoglio ai microfoni della stampa francese. Ma se c’era la
gloria di essere il primo almeno un giorno, nel sorriso di Anthony c’erano
anche i 50 euro risparmiati con tanto di giro turistico a Parigi incluso.
Ma perché in Italia l’iPhone 5 costa di
più? A influire le tasse: Iva, tassa dell’equo compenso e Siae, ma anche
logistica e trasporti. Tutti elementi che pesano ma fino ad un massimo di 10\15
euro di differenza. Il resto? Strategia di mercato, dicono in coro gli esperti.
In Italia l’interesse per l’ultimo modello Apple è talmente elevato che i
clienti sono disposti a spendere anche cifre più elevate del solito e ai piani
alti lo sanno bene, dicono gli analisti. Ad attirare: contratti telefonici e
gestione a rate delle singole tariffe. E per un iPhone ultimo modello si
accetta di tirare la cinghia rinunciando a vestiti, cene o a tutto quello che
non è poi così essenziale. Ma non a tutte le condizioni e soprattutto non a
prezzi tra i più elevati del mondo. La generazione Erasmus e Interrail, quella
con amici sempre in giro per l’Europa, sarà anche perduta per sempre, ma ha
trovato un modo per aggirare le tariffe eccezionali italiane: ancora una volta
emigrare.
Nessun commento:
Posta un commento