Qualcosa
in casa Mediaset, lasciando perdore i soloni
alla dagospia, deve avvenire per forza. E’ la logica aziendale che lo dice.
Perché Mediaset è – attualmente - un’azienda quotata in Borsa.
da:
Milano Finanza
Mediaset chiama Sala per gli spot
L’avvicendamento con l’attuale ad Adreani
avverrà a fine anno. La decisione presa per dare la scossa a una raccolga in
forte calo. In agosto perso il 35% rispetto al 2011. Colpa anche delle
Olimpiadi
di Andrea Montanari
Oltre
un anno di riflessioni per arrivare alla quadratura del cerchio. In Mediaset
(che ha rinviato dal 6 al 13 novembre il cda sui conti del terzo trimestre) si
stringono i tempi per definire entro fine anno il cambio alla guida di
Publitalia ’80, la concessionaria di pubblicità guidata dal 1994 da Giuliano
Adreani.
Come
ipotizzato nel settembre 2011 da MF-Milano
Finanza - e come riferito nei giorni scorsi dalla stampa specializzata –
da gennaio il nuovo top manager della concessionaria sarà Stefano Sala, attuale
ceo di GroupM, centro media del gruppo Wpp.
Al posto dello stesso Sala, in GroupM, potrebbe arrivare Giulio Malegori oggi al vertice di Aegis Media Italia. Il ricambio darà uno scossone al settore perché la mossa del numero uno del mercato, Publitalia ’80, obbligherà i competitori a rivedere gli organici in un momento di mercato molto difficile. E se Fabio Vaccarono
(altro nome circolato nei giorni scorsi per Publitalia ’80), ha lanciato la A.Manzoni&C (concessionaria del Gruppo L’Espresso) per passare a Google Italia, non è da escludere che altri player decidano per un ricambio. L’arrivo imminente di Sala in Publitalia ’80, secondo alcuni analisti potrebbe anche portare a un ripensamento delle strutture dedicate alla raccolta pubblicitaria (come Digitalia e Mediamond, la jv paritetica con Mondadori). C’è chi non esclude nel medio-lungo termine l’integrazione tra Publitalia ’80 e Mondadori Pubblicità. A spingere in questo senso è la forte contrazione degli investimenti, che come rivelato ieri da Intermonte Sim, citando i dati Nielsen di agosto, è evidente per il Biscione: se a livello generale nel solo mese estivo, il mercato ha perso il 21,8% e il mezzo tv il 21,6%, Mediaset ha lasciato sul terreno il 32%. A pesare sulla raccolta e sullo share (28,9%) sono state le Olimpiadi, in esclusiva su Sky Italia (5,8%), e in onda sulla Rai (39,7%). Da gennaio ad agosto Mediaset ha perso il 13,5% mentre il mercato ha perso il 10,9%.
Al posto dello stesso Sala, in GroupM, potrebbe arrivare Giulio Malegori oggi al vertice di Aegis Media Italia. Il ricambio darà uno scossone al settore perché la mossa del numero uno del mercato, Publitalia ’80, obbligherà i competitori a rivedere gli organici in un momento di mercato molto difficile. E se Fabio Vaccarono
(altro nome circolato nei giorni scorsi per Publitalia ’80), ha lanciato la A.Manzoni&C (concessionaria del Gruppo L’Espresso) per passare a Google Italia, non è da escludere che altri player decidano per un ricambio. L’arrivo imminente di Sala in Publitalia ’80, secondo alcuni analisti potrebbe anche portare a un ripensamento delle strutture dedicate alla raccolta pubblicitaria (come Digitalia e Mediamond, la jv paritetica con Mondadori). C’è chi non esclude nel medio-lungo termine l’integrazione tra Publitalia ’80 e Mondadori Pubblicità. A spingere in questo senso è la forte contrazione degli investimenti, che come rivelato ieri da Intermonte Sim, citando i dati Nielsen di agosto, è evidente per il Biscione: se a livello generale nel solo mese estivo, il mercato ha perso il 21,8% e il mezzo tv il 21,6%, Mediaset ha lasciato sul terreno il 32%. A pesare sulla raccolta e sullo share (28,9%) sono state le Olimpiadi, in esclusiva su Sky Italia (5,8%), e in onda sulla Rai (39,7%). Da gennaio ad agosto Mediaset ha perso il 13,5% mentre il mercato ha perso il 10,9%.
Un
trend che dovrebbe confermarsi a settembre. Secondo le prime stime per Mediaset
si ipotizza una flessione del 14-15% nei nove mesi, che si traduce in una
raccolta di 1,75 miliardi contro i 2,06 miliardi dello stesso periodo del 2011.
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