Sciopero di 24 ore dei lavoratori dell’ospedale
San Raffaele di Milano per protestare contro la procedura di mobilità per 450
tra infermieri, ausiliari e amministrativi.
Saranno garantite le urgenze e i servizi
essenziali, mentre per le altre attività saranno rispettati i requisiti minimi
aziendali previsti dalla legge.
http://www.sanita.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=DG_Sanita%2FDetail&cid=1213559556270&p=1213277054618&packedargs=locale%3D1194453881584%26menu-to-render%3D1213277054618&pagename=DG_SANWrapper
RispondiElimina(Ln - Milano) L'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Mario Melazzini ha incontrato in mattinata una delegazione dei sindacati del comparto sanità, in particolare del San Raffaele, dell'Asl di Milano e dell'Azienda ospedaliera San Paolo, in occasione dello sciopero proclamato per la giornata. Per quanto riguarda in particolare il San Raffaele, l'assessore si è impegnato a verificare in tempi brevissimi con l'azienda la situazione e a riconvocare la Rsu dell'ospedale entro la prossima settimana. Analogamente ha assicurato che esaminerà quanto esposto oggi dalle rappresentanze delle altre aziende, in vista di un successivo aggiornamento, sempre in tempi brevi.
RispondiEliminaOltre mille lavoratori del San Raffaele hanno partecipato al corteo di questa mattina a Milano
Argomento:Sanità Privata
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Vai alla pagina SommarioMilano – mercoledì, 24 ottobre 2012
Si sono uniti ad altri lavoratori della sanità pubblica e privata e a pazienti e utenti che non vogliono perdere l'eccellenza e la qualità delle cure finora erogate, con soldi pubblici: i licenziamenti minacciati dal gruppo Rotelli (450 al solo San Raffaele) e il mancato rinnovo dei contratti a tempo deternimato nel pubblico compromettono la stessa esistenza di alcuni dipartimenti e la possibilità di erogare prestazioni sanitarie con organici adeguati e in sicurezza.
Fin dalle otto di questa mattina, infermieri, tecnici e amministrativi si sono riuniti sulla "spianata", all'ingresso del San Raffaele e sono comparsi striscioni di solidarietà dalle finestre, esposte dai colleghi precettati, che non hanno potuto partecipare al corteo. Alle 9, i manifestanti hanno raggiunto a piedi il metro di Cascina Gobba e si sono uniti ad altri lavoratori e utenti in Stazione Centrale. Il corteo - pieno di bandiere, sopratutto di USB e del sindacalismo di base, nonché molto chiassoso - ha percorso via Pisani Dossi, Bastioni di Porta Nuova, via Melchiorre Gioia. All'altezza del Palazzo della Regione, alcuni delegati hanno raggiunto l'ingresso e lasciato un mucchietto di monetine, invitando il Governatore ad utilizzarle per la sua prossima vacanza perpetua, che libererebbe la poltrona, visti i danni fatti alla Sanità regionale e non solo. Sono stati alzati due striscioni: "Giù le mani dalla sanità" e "Celesti dimissioni, subito!"
La manifestazione ha percorso quindi via Galvani fino alla sede del Consiglio Regionale, dove la delegazione sindacale ha incontrato il neo-Assessore alla Sanità.
L'Assessore si è impegnato ad attivare a breve un tavolo per il San Raffaele, uno per il San Paolo e uno per la ASL Città di Milano. I delegati del San Raffaele hanno chiesto che l'incontro dell'Assessore con la proprietà abbia l'obbietivo di aprire un confronto congiunto con la delegazione sindacale e hanno denunciato che la proprietà giustifica i tagli con la necessità di fare investimenti, magari in altre cliniche private: questo aumenterebbe l'influenza, già inaccettabile, del monopolista sullo stesso governo regionale.
I lavoratori e le lavoratrici del San Raffaele parteciperanno anche al corteo di sabato prossimo 27 ottobre a Roma, per opporsi ai tagli in sanità e alla richiesta di austerità della BCE e del Governo Monti, che continuano a drenare le ricchezze dai lavoratori alle banche.
http://lombardia.usb.it/index.php?id=85&tx_ttnews[tt_news]=49535&cHash=1798339ef2&MP=73-255