martedì 23 ottobre 2012

Fornero contestata


Senza ironia.
Sono d’accordo con il ministro Fornero. Ma lo scrivo in italiano, anziché in inglese: non si deve fare i difficili, i sofistici.
Meglio prendere la prima offerta di lavoro che capita e poi guardarsi intorno per cambiare. Concetto sacrosanto. Da inculcare nelle teste (molte di organo sessuale maschile) dei genitori prima ancora che dei figli.

Penso anche – ma non so se il ministro Fornero convenga con me - che a volte certi posti di lavoro è meglio rifiutarli se non adatti alle proprie caratteristiche.
Ad esempio: non è obbligatorio passare dalla docenza universitaria al posto di ministro in un governo.
Si può continuare a “rilassarsi” facendo, appunto uno dei due mestieri meno faticosi al mondo: il docente universitario. L’altro, è quello del sindacalista.

Detto quanto sopra, i fischi ci stanno. Ma devono finire e lasciare spazio a una discussione reciproca, seppure animata. 


da: Lettera 43

Fornero, fuga dalla protesta

E pensare che solo qualche ora prima si era detta disposta a scendere in piazza in occasione della manifestazione annunciata dalla Cgil per il 14 novembre.
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero è stata, invece, costretta ad abbandonare la sala del circolo sociale nei pressi di Torino dove doveva partecipare a un dibattito sulle pensioni a causa di una contestazione (guarda la gallery).
«Sono avvilita che venga negato il diritto di parola», ha dichiarato poco prima di lasciare la sala.
«NON TOLLERO LA PREPOTENZA». «Ho incontrato i lavoratori, un migliaio di lavoratori dell'Alenia, non la pensavano certo come me, ma mi hanno ascoltata con rispetto. Posso sopportare molte cose ma non la prepotenza», ha spiegato il ministro prima di andarsene. Secondo i testimoni, nel centro si è «scatenata la bagarre tra chi avrebbe voluto assistere all'incontro e i contestatori».
«GIOVANI  NON SIANO ESIGENTI». Nella mattinata del 22 ottobre, a margine di un convegno all'Assolombarda a Milano, Fornero si era lasciata scappare una frase che aveva scatenato un polverone: «I giovani non devono essere troppo choosy (in inglese: esigenti, difficili, ndr) nella scelta del posto di lavoro (guarda il video). Lo dico sempre ai miei studenti: è meglio prendere la prima offerta di lavoro che capita e poi, da dentro, guardarsi intorno, non si può più aspettare il posto di lavoro ideale, bisogna mettersi in gioco».
Il ministro ha poi corretto il tiro, incalzata dalle domande dei giornalisti. «I giovani italiani» - ha spiegato Fornero- «oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro, tant'é che sono in condizioni di precarietà».

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