da: Il Fatto Quotidiano
Condono
edilizio, il Pdl ci riprova. Il Pd: “Un regalo alle mafie”
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il
partito di Berlusconi è riuscito a far calendarizzare in Senato per la settimana
prossima un ddl firmato dall’ex Guardasigilli Nitto Palma. Il provvedimento
prevede l'estensione anche agli abusi edificati in zone sottoposte a vincolo
paesistico e architettonico
di Marco Palombi e Ferruccio Sansa
Bisogna riconoscergli almeno il pregio
della perseveranza. Al Pdl, s’intende. Lunedì infatti, dopo alcuni
tentativi andati a vuoto, è riuscito nella riunione dei capigruppo in Senato a
far calendarizzare per la settimana prossima un ddl firmato dall’ ex
Guardasigilli Francesco Nitto Palma e da tutti i senatori campani del
partito, compresi i transfughi De Gregorio e Villari. E cosa si ripropone
questo testo così importante per il partito del Cavaliere? Facile: riaprire i
termini di presentazione delle domande per ilcondono edilizio del 2003 (anche
se non è chiaro, al momento di valutarle, come si farà a distinguere un abuso
del 2003 da uno, poniamo, del 2007). In realtà, il ddl Nitto Palma è anche
peggiore rispetto al testo di nove anni fa: prevede infatti che il condono sia
esteso pure agli abusi edificati in zone sottoposte a vincolo
paesistico e architettonico, escluse dall’allora ministro Matteoli. Tutta la
vicenda nasce dal fatto che il Pdl campano ha vinto le ultime regionali proprio
promettendo un condono alle decine di migliaia di persone che in regione hanno
ricevuto ordinanze esecutive di abbattimento: unesercito elettorale succulento,
che le truppe sbandate del berlusconismo provano a solleticare ancora una
volta. Gli alibi utilizzati dai senatori campani sono di due tipi. Il primo, il
più surreale, è che le ordinanze esecutive sono troppe e magistratura e forze
dell’ordine non riescono ad evaderle. Soluzione: legalizziamo ciò che non
riusciamo ad abbattere.
Il secondo alibi riguarda invece l’emergenza
abitativa: “Quelli del Pdl dicono che così ‘si manda la gente per strada’
– spiega Roberto Della Seta, senatore ecologista del Pd – Io, però, ho
ricostruito la vicenda anche parlando coi magistrati e posso dire che
‘l’abusivismo di necessità’ è un fenomeno molto limitato, su cui peraltro i
sindaci hanno già tutti i poteri di intervento: possono trovare una nuova casa
alle famiglie davvero in sofferenza o chiedere al giudice una dilazione per
l’abbattimento”. Ma allora, penserà qualcuno, la legge riguarda solo la Campania?
No, perché il Parlamento, va da sé, non può legiferare per una sola regione:
condono per tutti, è stata la geniale via d’uscita. Questo ddl, va detto, non
diventerà mai legge: ammesso che la Lega voglia suicidarsi votandolo
in Senato, il vecchio centrodestra non ha i voti per approvarlo alla Camera. “Ma
il danno sarà fatto lo stesso – spiega Della Seta – Basta l’effetto annuncio a
innescare una nuova ondata diabusivismo: secondo i dati del Cresm , la
costruzione della maggioranza dei 40mila abusi del 2003 cominciò quando venne
fuori l’idea del condono, prima della sua approvazione”. Insomma, “io non so se
l’ex Guardasigilli Nitto Palma sa che enorme regalo stia facendo alle mafie specializzate
nel cemento illegale, ma questo è l’effetto del suo ddl”. Le ecomafie,
peraltro, a costruire ci pensano già da sole: secondo l’ultimo rapporto di
Legambiente, nel 2011 – quindi lontani da qualunque condono – in Italia sono
stati edificati oltre 25mila immobili integralmente o largamente abusivi.
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