martedì 30 ottobre 2012

Le larghe intese della politica: Pd, Pdl e Udc, uniti sulla legge elettorale blocca M5S


da: Lettera 43

Voto, riforma anti-Grillo
Legge elettorale: il piano di Pd, Pdl e Udc per arginare l'M5s.

Una legge elettorale per fermare il ciclone Grillo. Il risultato delle elezioni in Sicilia, con l’inatteso exploit del Movimento 5 stelle, potrebbe essere la molla capace di sbloccare l’impasse sulla riforma elettorale. 


Sì perché i principali partiti si sono resi conto che il vero pericolo, ora, si chiama Grillo. E il test siciliano potrebbe essere la prova generale di quanto accadrà alle elezioni politiche. Dunque, urge trovare il modo per arginare il fenomeno. A questo scopo, la legge elettorale può essere un’arma fondamentale. Magari non sufficiente, ma utile di sicuro.

NO AL PREMIO DI PARTITO. Per questo, tra lunedì 29 e martedì 30 ottobre, le trattative informali tra Pdl, Pd e Udc sulla riforma hanno avuto un’accelerata. All’insegna di una parola d’ordine: fermare Grillo. In Sicilia, il M5s è ufficialmente il primo partito. Se accadesse lo stesso a livello nazionale e fosse previsto un premio al partito rischierebbe di fare il pieno di deputati, mettendo insieme il gruppo parlamentare più numeroso. Ipotesi da evitare in tutti i modi. Meglio, a questo punto, il premio di coalizione. Il M5s, infatti, ha sempre ripetuto di non volersi alleare con nessuno. Mentre sia Pd, sia Pdl sono in grado di dar vita a delle coalizioni.


PREMIO AL SENATO SPALMATO SU BASE NAZIONALE. Altro stratagemma anti-Grillo di cui si sta ragionando è quello di spalmare il premio, al Senato, su base nazionale e non regionale. Nel secondo caso, infatti, potrebbe crearsi uno scenario per cui il M5s, arrivando primo anche solo in alcune regioni, potrebbe creare uno stallo, impedendo una maggioranza omogenea al Senato.
La seconda via, ancora più facile, di cui si discute tra Pd e Pdl, è mantenere il Porcellum. La legge attuale, infatti, assegna un super-premio a chi arriva primo, staccando di molto tutti gli altri. Nello stesso tempo, però, non ostacola possibili apparentamenti. Il Pd, alleandosi con Sel, potrebbe tranquillamente farcela e a quel punto anche un ottimo risultato di Grillo non farebbe più paura.

ANCHE IL COLLE PREOCCUPATO. Si aggiunga che anche sul Colle più alto, alla luce dei risultati siciliani, è aumentata la preoccupazione. Ora in gioco non è solo il distacco con gli elettori, ma anche la stabilità o instabilità del Paese. E non è escluso a breve si faccia di nuovo sentire Giorgio Napolitano.

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