Ma
allora brindiamo?!...non saremo tra gli sfigati dell’1%.
Nel
dubbio (per non dire nella quasi certezza) che Grilli si sbagli, brinderei a
gazzosa. Da acquistare prima di un prossimo aumento dell’Iva.
da:
Lettera 43
«Stabilità, benefici a tutti»
«Con legge di Stabilità effetti
positivi per 99%».
La
legge di Stabilità consente di ridurre e ridistribuire il carico fiscale, in
particolare per le famiglie, ponendo l'accento sull'equità.
Lo
ha dichiarato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, difendendo il
provvedimento nel corso di un'audizione in parlamento il 23 ottobre dopo le
critiche del presidente dell'Istat Enrico Giovannini.
Ma
il testo non piace nemmeno a Corte dei Conti e Bankitalia, che
hanno messo in evidenza l'eccessivo carico fiscale a cui sono sottoposti gli
italiani.
«Il
99% dei nostri contribuenti avrà effetti positivi e non chiediamo agli italiani
ulteriori sacrifici», ha aggiunto il titolare del dicastero alla Camera,
«Esiste una diversità a seconda delle fasce di reddito e comunque sono
maggiormente favorite le più basse».
CALO
IRPEF PRO CAPITE MEDIO DI 160 EURO. Grilli ha anche specificato che le
misure sull'Irpef coinvolgono 30,8 milioni di contribuenti con «un beneficio
medio pro capite di 160 euro».
Nella
manovra fiscale, ha spiegato che il vantaggio complessivo va per il 54% a
favore dei dipendenti, per il 34% ai pensionati, il 10% ai cittadini con
reddito da lavoro autonomo, il restante 2% agli altri.
«PIÙ
REDDITO A DISPOSIZIONE». L'alleggerimento della pressione fiscale in
termini di imposizione diretta garantisce, secondo il titolare del Tesoro, una
migliore redistribuzione della ricchezza nazionale, contribuendo all'aumento
pro capite del reddito disponibile e della consequenziale capacità di acquisto,
anche in funzione di propulsione della domanda interna.
«AUMENTO
IVA RIGUARDA 50% CONSUMI». Spiegando i motivi per cui è stato scelto di
inserire nella legge di Stabilità il combinato tra aumento dell'Iva e calo
dell'Irpef, il ministro ha dichiarato che chi evade l'Irpef non evade l'Iva:
«Questo è un ulteriore elemento di equità».
Il
titolare del ministero si è anche pronunciato sull'aumento dell'imposta sul
valore aggiunto e ha specificato che «riguarda il 50% dei consumi e quelli meno
rilevanti per le fasce di reddito più basse» dal momento che i beni di prima
necessità o sono al 4% (aliquota che non viene toccata) o sono senza Iva.
«COLPITO
IL 9% DEI 'PAPERONI'». «I contribuenti sfavoriti, per i quali l'aggravio
derivante dall'introduzione della franchigia di 250 euro e del tetto massimo di
spesa detraibile prevale rispetto al beneficio della riduzione delle aliquote,
sono circa 495 mila, con un aggravio medio pro capite di circa 190 euro», ha
spiegato Grilli.
Sopra
i 200 mila euro l'impatto negativo delle misure riguarda il 9% dei
contribuenti.
«La Tobin Tax? Siamo a favore, ma può
far evaporare la base imponibile»
Il
ministro ha anche affermato che il Paese è a favore della Tobin Tax, ma bisogna
fare attenzione: secondo il ministro rischia di evaporare la base imponibile e
gli investimenti finanziari possono girare su altri mercati.
Il tema di un aumento della tassazione della Tobin Tax previsto dalla legge di Stabilità e fissato allo 0,05% delle transazioni è al centro del confronto per trovare ulteriori coperture.
Il tema di un aumento della tassazione della Tobin Tax previsto dalla legge di Stabilità e fissato allo 0,05% delle transazioni è al centro del confronto per trovare ulteriori coperture.
«SOCIAL
CARD, FONDI DAI PRIVATI». Parlando della social card ha spiegato: «Spero che
entro la fine della settimana riusciremo a sbloccare 180 milioni di euro che
derivano da contributi privati».
Facendo
riferimnto al fondo di 900 milioni per il sociale, ha detto: «Siamo coscienti
del problema. Abbiamo indicato potenziali destinazioni. E il Parlamento è
sovrano. Ma ricordo che il fondo è una tantum. Non può essere usato se non per
spese nel 2013, certo non potrà finanziare spese permanenti».
«NON CI SONO TAGLI IN PIÙ ALLA SCUOLA». Nella legge di stabilità non ci sono inoltre ulteriori tagli alla scuola, bensì norme di attuazione a quelli stabiliti nella spending review di luglio: «non innova niente rispetto alle spese già predeterminate. Qui c'è una proposta su come dettagliare il 'quantum' e su questo il ministro Profumo dirà la sua».
«NON CI SONO TAGLI IN PIÙ ALLA SCUOLA». Nella legge di stabilità non ci sono inoltre ulteriori tagli alla scuola, bensì norme di attuazione a quelli stabiliti nella spending review di luglio: «non innova niente rispetto alle spese già predeterminate. Qui c'è una proposta su come dettagliare il 'quantum' e su questo il ministro Profumo dirà la sua».
«LEGGE
STABILITÀ È UNA SFIDA PER LA CRESCITA». Per il titolare del dicastero
la legge di Stabilità è comunque una sfida per far ripartire l'economia e
secondo il governo «avrà un impatto positivo per aumentare la crescita».
«NON
NECESSARIO CHIEDERE ALTRI AIUTI ALLA BCE». Ha inoltre assicurato che
l'italia non ha bisogno di fondi in questo momento: «Abbiamo già firmato un
impegno a fare tante cose, che stiamo mettendo in moto. Andare a chiedere aiuto
non è utile o necessario».
«PIANO
GIAVAZZI VALE MENO DI 10 MLD». Il ministro ha detto la sua pure sul
'cosiddetto rapporto Giavazzi' e ha anticipato che non vale 10 miliardi, ma la
cifra è inferiore.
La
presidenza del Consiglio «renderà pubblico» a breve il dossier messo a punto da
una commissione e la parola dovrebbe passare poi al parlamento che deve
esprimersi sulla fattibilità.
Il
titolare del Tesoro ha però spiegato che sul fronte delle risorse
potenzialmente rese disponibili dagli interventi i numeri sono dunque più bassi
rispetto alle aspettative: «I numeri andranno posti a un oculato giudizio».
Perché, anche se di fronte a «cifre smagrite», si tratta di «interventi delicati»: si va dal «trasporto pubblico locale, all'autotrasporto, dai servizi di ferrovie al fondo per lo spettacolo e a quello per l'editoria».
Perché, anche se di fronte a «cifre smagrite», si tratta di «interventi delicati»: si va dal «trasporto pubblico locale, all'autotrasporto, dai servizi di ferrovie al fondo per lo spettacolo e a quello per l'editoria».
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