mercoledì 31 ottobre 2012

Il paese reale, posti di lavoro: Milano, San Raffaele, licenziamenti per 244 dipendenti


da: Rainews

San Raffaele: avviata la procedura di licenziamento per 244

Il San Raffaele ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che riguarda 244 dipendenti. Lo annuncia una nota del gruppo ospedaliero.

L'ospedale San Raffaele, da qualche mese passato nelle mani di Giuseppe Rotelli, patron del gruppo San Donato, precisa che "si e' cercato di contenere al massimo la riduzione di personale che, inizialmente prevista in 450 unita', e' stata limitata a 244 unita"'.

"Tale risultato - commenta l'azienda - e' stato reso possibile grazie all'impegno dell'amministrazione ad intensificare ed estendere ulteriormente le capillari ed energiche azioni di razionalizzazione e di efficientamento tempestivamente intraprese a partire dall'11 maggio 2012".

Infine, "la riduzione di organico, operata nel piu' rigoroso rispetto dei requisiti di accreditamento stabiliti dalla normativa vigente, non intacca e non intacchera' in alcun modo la qualita' delle prestazioni e dei servizi, anche in quanto non riguarda infermieri professionali, tecnici sanitari, medici e ricercatori".

L'avvio della procedura per il licenziamento di 244 dipendenti "si e' reso necessario a causa del perdurare di un' ingente perdita, che ha carattere strutturale, e che non puo' essere eliminata senza una riduzione dei costi inerenti il personale". Lo afferma l'ospedale in una nota, in merito al taglio del personale.

Azienda: licenziamenti dovuti a ingente perdita

Inoltre, spiega l'ospedale, l'avvio della procedura "e' la inevitabile conseguenza del reiterato rifiuto, da parte della Rappresentanza Sindacale Unitaria e delle Organizzazioni Sindacali, di prendere in considerazione la proposta del tutto alternativa ai licenziamenti formulata dalla Direzione dell'Ospedale San Raffaele gia' in un incontro in data 14 settembre 2012 e per iscritto il 19 settembre 2012". "L'accettazione di questa proposta - ribadisce l'azienda - avrebbe evitato completamente i licenziamenti.

L'aspetto piu' rilevante della proposta riguardava la rinuncia ad alcuni accordi stipulati con la precedente amministrazione solo pochi mesi prima del conclamato dissesto finanziario dell'Ospedale, accordi presi sulla base di presupposti oramai superati, con oneri economici manifestamente insostenibili, divenuti eccessivamente gravosi anche a causa del significativo peggioramento del contesto in cui l'Ospedale si e' trovato ad operare nel corso del 2012".

Infine, sostiene il gruppo ospedaliero "non va altresi' sottaciuto che le attuali retribuzioni dei dipendenti del comparto dell'Ospedale San Raffaele risultano ad oggi superiori rispetto ai livelli medi usualmente presenti in tutto il sistema sanitario ed ospedaliero del nostro Paese". 

2 commenti:

  1. alcune considerazioni doverose: Ma perche' Attila..mente? si avete capito bene...mente..sapendo di mentire! Perche? Beh..non e' vero minimamente che non sono compresi infermieri e tecnici ausiliari! Non mi credete..beh..andata a vedere presso il presidio permanente il documento che Attila ha inviato alla Direzione Regionale del Lavoro ( obbligo di legge in questi casi!) ed allora...perche' vuol prender ein giro l'opinione pubblica??? Chi risponde???

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  2. http://lombardia.usb.it/index.php?id=85&tx_ttnews[tt_news]=50034&cHash=de0d0ef422&MP=73-255

    L’amministrazione del San Raffaele ha comunicato, nel pomeriggio del 31 ottobre, l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 244 lavoratori e lavoratrici del comparto. Ha disdetto, inoltre, tutti gli accordi aziendali economici e normativi, a partire dal 1973 e previsto il passaggio dal contratto nazionale della sanità pubblica a quello della sanità privata AIOP.

    244 licenziamenti e per i restanti il peggioramento delle condizioni lavorative, il taglio dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro e l’annullamento dei diritti conquistati in questi anni da migliaia di lavoratori.

    A tutto ciò è necessario rispondere con una lotta dura e ad oltranza.

    Dal 1° novembre siamo in presidio permanente sulla spianata, in via Olgettina 60, all’ingresso dell’Ospedale, per informare, raccoglierci e organizzarci.

    L’attacco alla sanità è sotto gli occhi di tutti; le vertenze attualmente in atto in numerosi ospedali ne sono la prova.

    Dopo la grande partecipazione allo sciopero del 24 ottobre è necessario proseguire nell’unione delle nostre lotte, per difendere i posti di lavoro, il salario i diritti, la qualità e l’assistenza per tutti e tutte.

    Partecipate tutti per sostenere fattivamente la nostra lotta.

    Venite, fateci sentire forti anche con la vostra presenza.

    Apprezziamo chi ha già contribuito, anche portando cibo e bevande calde.

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