da: Il Fatto Quotidiano
Assalto alla Rete
di Nicola D’Angelo
Un
assalto alla rete, questo è successo in commissione giustizia al Senato, con la
ferma opposizione solo di pochi. Il testo che modifica le norme della diffamazione a mezzo stampa,
passa ora all’esame dell’aula. Una brutta pagina non solo per i giornalisti
(multe salate e risarcimenti a gogò) ma anche per il web. Sono state infatti
estese le stesse norme anche alla rete.
Ancora
una volta, dopo il decreto Romani sulle web TV e sul copyright, si approfitta
di una materia diversa per mettere mano alla “troppa” libertà di internet. E
questo nonostante la giurisprudenza della Cassazione avesse anche di recente
escluso i giornali on line dall’applicazione delle regole sulla stampa. Nel
testo approvato in commissione c’è anche una disposizione (l’art. 3) ben più
pesante che impone a tutti i siti e ai motori di ricerca, quindi non solo ai
giornali telematici, la rimozione di scritti o immagini ritenuti diffamanti
nonché pesanti sanzioni (fino a 100.000 euro).
Siamo
l’unico paese occidentale a volerlo fare per di più all’approssimarsi di una
importante scadenza elettorale. Tra l’altro la concreta applicazione di questa
disposizione rischia di travolgere anche i blog (la distinzione non è netta).
Dove andranno a finire i propositi di trasparenza e discussione vagheggiati da
diverse forze politiche se poi bisognerà stare attenti a parlare? Il salva
Sallusti salva lui e tutti i poteri che non mollano.
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