lunedì 29 ottobre 2012

Canale 5, Domenica live: Alessio Vinci non fa share, ma neppure interviste


Quando Alessio Vinci ha iniziato a fare ‘Matrix’, ho seguito qualche spezzone per poche puntate. E ho archiviato rapidamente il programma perché il “giornalismo piegato” non fa al caso mio.
Ciò che sapevo e ricordavo di lui, era che veniva dalla CNN. Con l’arrivo in Mediaset, Vinci dev’essere stato investito da un attacco acuto di Alzheimer tale da scordarsi completamente che significa fare il giornalista.

Mediaset, con l’eccezione di ‘Terra’, non ha programmi di approfondimento politico e/o di costume. Questa scelta “imprenditoriale” è uno degli effetti del Berlusconi presidente del consiglio oggetto qualche giorno fa di un  un post nel blog.

Ma Berlusconi, un anno fa, ha lasciato il posto al sobrio Monti, mentre ogni giorno eravamo sommersi da telegiornali e talk (non certo di Mediaset) che ci parlavano di spread e recessione economica. E, nel mentre, a La7 incrementavano gli ascolti e gli introiti pubblicitari puntando su programmi, approfondimenti, dirette d’informazione.
Dato quanto sopra, pur con la “lentezza neuronica” che attiene a Piersilvio Berlusconi e al comitato programmi di Mediaset, ecco arrivare la “svolta”. Si cambia “pelle” alla domenica pomeriggio che, da molti anni, è l’apoteosi del modello culturale del berlusconismo.  La summa del trash affidato a “holetettenonsivede” (Barbara D’Urso) e alla sua erede “untempoalmenosapevofarelaradio” (Federica Panicucci). Bando al gossip, al trash, al nullismo.
La domenica pomeriggio passa all’informazione con Sabrina Scampini e Alessio Vinci, trombato da ‘Matrix’ che passerà a uno dei “giornalisti” più affidabili per Silvio Berlusconi: Augusto Minzolini.

Ma i dati d’ascolto sono pessimi. E, allora, ecco che Mediaset ritorna al suo habitat naturale. Da novembre, Vinci lascerà il posto a lei: “holetettenonsivede” . L’usato sicuro (in senso televisivo…che avete capito).
La cosa mi lascerebbe totalmente indifferente per le ragioni sopra esposte: i “giornalisti” come Vinci non fanno al caso mio e le due “conduttrici” sopra citate sono un’ottima cura per chi soffre di stitichezza. E io, al contrario, ho l’intestino regolare.
Sennonchè…mi capita di leggere questa dichiarazione di due settimane fa dell’appena trombato conduttore del pomeriggio domenicale di Canale 5: «L'errore è stato credere di importare dall'estero un tipo di giornalismo anglosassone: qui il bizantinismo regna molto più della chiarezza. Manca la libertà di sentirsi libero»

Manca la libertà di sentirsi libero?
No. Dico.
Quando ha avuto in studio Roberto Formigoni – il video era presente in tutte le home page dei quotidiani – Alessio Vinci ha avuto un moto di orgoglio giornalistico. Facile, nei confronti di un politico scaricato da tutti. In primis: da Silvio Berlusconi.
Quando ha “intervistato” Nicole Minetti si è “scordato” (colpa dell’Alzheimer?) di fare domande logiche, professionali, da giornalista indipendente. Eppure, la persona che stava di fronte a lui era stata intervistata mesi fa – guarda un po’ – dalla CNN. Se la ricorda la CNN il signor Alessio Vinci?

Attribuire responsabilità e colpe degli insuccessi – non tanto in termini di share ma di professionalità giornalistica – a tutti tranne che a se stessi è a dir poco indecente.
Il signor Alessio Vinci, farebbe meglio a chiedersi se a Mediaset ha svolto il suo lavoro in modo professionale. E non esiste professionalità senza indipendenza. Quella che hanno alcuni suoi colleghi. Come Milena Gabanelli e Tony Capuozzo. Che non lavora alla CNN ma a Mediaset.
Se in quest’ azienda non si sentiva libero poteva fare come Mentana…andarsene.

Nessun commento:

Posta un commento