mercoledì 7 novembre 2012

Il sistema bancario italiano: il senatore Lanutti (Idv) contro Ubi Banca


Mi è cascato l’occhio su Lele Mora e allora ho cercato anche un altro articolo….
Una domanda sorge spontanea. O questo senatore Lannutti è uno che mente, nel qual caso, dev’essere denunciato, oppure…ha documentazione in mano che motiva il suo intervento in Senato.
Se non fosse un calunniatore, dovrei necessariamente rilevare che l’Idv – partito in cui è stato eletto Lannutti - non è solo Di Pietro e non è fatta di tutta gente alla Scilipoti. E, allora, arrivo alla domanda..
La rivolgo a colui che ha chiuso definitivamente la porta a Di Pietro perché lo “imbarazza” quando attacca Giorgio Napolitano: a Pierluigi Bersani.
Come sapete, in Italia si può discutere di tutto, criticare chiunque, ma non Napolitano. Se Bersani ha chiuso la porta avrà fatto i suoi conti: non gli interessa l’elettorato dell’Idv. Pensa di vincere le elezioni e governare (ma questo era prima di ieri con la riforma elettorale Rutellium).
A questo punto chiedo a Bersani: lui che fa parte di quel partito che voleva comprare banche e assicurazioni, gente come Lannutti lo imbarazza o ritiene che sappia svolgere una delega parlamentare?
Se la domanda è difficile, la passo a Renzi che sono certa mi risponderebbe in maniera “funzionale” alle primarie che vuole vincere….


da: Milano Finanza

Il caso Ubi in Senato, Lanutti al vetriolo
di Raffaele Ricciardi

Otto pagine di interrogazione al vetriolo con la quale si chiede al Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) di convocare i vertici di Ubi ed eventualmente sospenderli.  L’iniziativa parlamentare è a firma del capogruppo Idv
in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. Il senatore imputa ai vertici dell’istituto di aver distrutto il valore dell’azione Ubi, passata da 20 a 3 euro. Nel testo di passano in rassegna una serie di operazioni, in particolare quelle relative a Ubi Leasing, Centrobanca e alle consulenze richieste all’esterno. Oltre alla vicenda già raccontata dell’aereo di Lele Mora, si fa riferimento a simili operazioni, definite truffe aggravate, che avrebbero portato a un amministratore una barca da 12 milioni per soli 3 milioni. L’interrogazione ha avuto l’immediato supporto dell’onorevole del Pdl Giorgio Jannone, da lungo tempo detrattore dell’attuale vertice di Ubi. Contro l’istituto, è il caso di dirlo, l’acrimonia è bipartisan. 

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