da: la Repubblica
La
gita del centro anziani alla convention di Samorì
Partiti
da Roma coi pullman e portati a loro insaputa all'affollato meeting a
Chianciano dell'avvocato di Modena che ufficializza la sua partecipazione alle
primarie del Pdl
di Simona
Poli
Credevano di andare in gita, destinazione
una onlus di beneficenza. Invece li hanno portati al Palamontepaschi di Chianciano Terme a firmare per la candidatura di Gianpiero Samorì alle
primarie del Pdl, con tanto di cestino
per il pranzo in omaggio. Tre pullman di ospiti di un centro anziani di
Roma sono sbarcati a loro insaputa nel bel mezzo dell'affollatissima convention
riunita dall'avvocato di Modena che poco più di un mese fa ha fondato il Mir,
Moderati Italiani in Rivoluzione, un movimento che si pone un obiettivo
speculare a quello che Renzi persegue nel Pd.
"Vogliamo mandare a casa l'intera classe dirigente che ha portato al fallimento il progetto di Berlusconi", annuncia Samorì in doppiopetto e cravatta regimental. "Il miglior servizio che La Russa, Cicchitto, Gasparri e Giovanardi possano rendere al paese è quello di non ripresentarsi più. Servono facce pulite in Parlamento, da oggi il centrodestra volta pagina". La signora che siede in un angolo della hall col rosario tra le dita non sembra comprendere la portata dell'evento. "Che ci faccio qui? Non lo so, ci hanno detto che era per un'opera buona ma non ho speso nulla". Il coordinatore dei pullman arrivati da ogni parte del Lazio è Paolo Loria, l'avvocato
che ha fatto assolvere l'ex fidanzato di Simonetta
Cesaroni per l'omicidio di via Poma. "Io con questa storia non c'entro
niente", sbotta seccato. "Con me sono arrivate centinaia di persone
ma tutte per loro libera scelta e pagandosi vitto e alloggio".
Samorì inizia a preoccuparsi, il caso dei
vecchietti rischia di rovinargli la festa. A trovare il colpevole è l'imprenditore
friulano Diego Volpe Pasini, quello che fece infuriare Berlusconi col documento
"la rosa tricolore" in cui rivelava che il piano segreto del
Cavaliere era di candidare Renzi alla successione. "Denunceremo l'autore
della truffa", assicura, "e la prossima volta staremo più
attenti".
Ci sarà una prossima volta, questo è sicuro. Samorì è appena all'inizio e c'è da scommettere che non gli manchino i mezzi e l'energia. Da Berlusconi non arrivano segnali, né una telefonata né un messaggio, silenzio totale. "Non lo conosco", spiega Samorì, "l'ho visto solo due volte e non ho mai chiesto il suo appoggio". La verità, sussurra il ben informato Volpe Pasini, "è che Alfano per Silvio è come un figlio, non può metterlo in difficoltà. Però i soldi per organizzare le primarie Berlusconi non li tira fuori e Alfano tenterà di evitarle". Sarà una lotta durissima, Samorì mette in guardia le sue milizie: "Ci faranno la guerra ma noi resteremo in campo anche senza primarie, preparatevi a combattere". La platea sembra già piuttosto agguerrita. Quando al microfono Stefania Craxi la fa un po' troppo lunga parte una raffica di fischi e c'è chi le urla in faccia senza pietà "vattene, tu sei il passato". All'uscita, mentre sventolano le bandiere del Mir, le hostess distribuiscono un volantino: 20 per cento di sconto su sauna e massaggi. Offerta riservata ai partecipanti del convegno.
Nessun commento:
Posta un commento