mercoledì 21 novembre 2012

Carlo Maria Martini: Le età della vita / 3


La giovinezza è l’età dei grandi sogni, che presentano un quadro ideale della vita dell’uomo, ed è per questo che i giovani sono di solito molto critici del mondo così com’è. Bisogna saperli aiutare rispettando le loro esigenze di perfezionismo e condurli, nello stesso tempo, a non spaventarsi di fronte alla realtà della vita.
La giovinezza è anche il tempo dei grandi amori e delle grandi speranze. E’ necessario non deludere le attese dei ragazzi, saperne sfruttare l’idealità e insegnare loro che la realizzazione di un ideale di solito richiede tempi lunghi. Bisogna inoltre accompagnarli verso l’accettazione del fatto che noi non siamo perfetti.
La figura concreta di questa idealità è Gesù che si reca nel tempio a pregare e scaccia i mercanti, che rendono quel luogo una spelonca di ladri.
La giovinezza può pure essere il tempo della contestazione, della ribellione e del rifiuto, come è normale che sia. Ma secondo quanto dice il proverbio indiano citato in apertura del libro, questa è anche un’età in cui si è chiamati a insegnare: ciò comporta una responsabilità che fa da contrappeso alla voglia di respingere la tradizione. Tale responsabilità ha un grande valore per sostenere le persone nella vita. 

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