da: Il Fatto Quotidiano
Primarie,
Renzi e i 10 milioni al fondo ad alto rischio del guru Serra
Prima
della cena con la grande finanza a Milano la fondazione di riferimento di
Firenze ha investito in "CoCo bond" del titolare del fondo Algebris.
L'ente ha nel Cda uomini vicini a Palazzo Vecchio e ha come scopo
"l'utilità sociale"
di Giampiero
Calapà e Stefano Caselli
Proprio ieri Nichi Vendola, candidato alle
primarie per Sel, sparava ancora su Renzi: “Questa campagna elettorale è
un’esperienza splendida per chi non ha amici alle Cayman”. Ma adesso si scopre
che, oltre a essere amico di Renzi, Davide Serra ha visto investire in CoCo bond del suo fondo Algebris una cifra di circa 10 milioni di euro proveniente dall’Ente Cassa di Risparmio, la
fondazione di Firenze, in cui il sindaco
nomina un membro del comitato
d’indirizzo: Bruno Cavini, portavoce di Renzi.
Dieci milioni di euro, quindi. Un investimento che non è neppure l’1% di quelli della fondazione: nel bilancio 2011
toccavano in tutto quota 1 miliardo e trecento milioni. Ma una cifra che,
comunque, è la metà dei 23 milioni di
investimenti previsti per il territorio nel 2013. L’operazione è recente,
avvenuta poco prima della ormai nota cena milanese, a ottobre, di Renzi con la
grande finanza italiana. Il sindaco, chiusa la Leopolda, è all’ultima corsa,
tanto che domenica 25 novembre, il giorno delle primarie, sarà impegnato nella
maratona di Firenze.
Davide Serra, il suo alter ego della
finanza internazionale, proprio dal palco della kermesse, ha mostrato ancora
una volta il suo lato pop, discettando di scout e solidarietà, altro che
paradisi fiscali alle Cayman. Ma il sindaco Renzi, tra una corsa e l’altra, si
sarà sicuramente informato degli investimenti della fondazione di riferimento
della sua città.
Perché il fatto riguarda, e beneficia,
proprio Davide Serra. E la fondazione in questione è l’Ente Cassa di Risparmio
di Firenze, appunto, presieduta dal potentissimo Jacopo Mazzei, uomo che nella città gigliata fa il bello e il
cattivo tempo, amico del sindaco, ma non solo. Perché nel cda dell’Ente c’è
anche la vera eminenza grigia di Renzi, l’imprenditore Marco Carrai, appartenente a una dinastia di “principi” di Greve in
Chianti, legato all’Opus Dei e molto
vicino, anche con altri incarichi (Firenze
Parcheggi, Gabinetto Viesseux), ai vertici di Palazzo Vecchio.
Nell’articolo 1 dello Statuto della
fondazione fiorentina si legge: l’Ente opera “nello spirito della cultura
europea di progresso civile, con lo scopo di favorire il risparmio e la
previdenza delle classi meno agiate, prevedendo la destinazione dei profitti
esclusivamente a scopi di utilità sociale”, e non ci può essere alcun dubbio
sull’importante funzione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dal sostegno
al soccorso clown per i bambini alla casa famiglia per giovani madri, per fare
solo due lodevoli esempi. Ma i CoCo guadagnando nell’anno di grazia 2012 la
bellezza del 45%.
In Italia
è possibile investire in Co-Co bond dal
21 maggio scorso. Per Davide Serra è un elemento di prestigio avere un
investitore italiano, a maggior ragione se questo investitore può vantare nel
suo marchio la parola “Fi – renze”. Eventuali benefici per la fondazione e di
conseguenza per la comunità fiorentina si vedranno successivamente, anche se il
margine di rischio dei CoCo bond, obbligazioni
ibride convertibili, è talmente elevato che per alcuni analisti sarebbero
addirittura i nuovi subprime, quelli della crisi dei mutui americani del 2007,
all’origine di una catastrofe economica di proporzioni gigantesche.
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