da: Lettera 43
Pd,
i furbetti tifano Bersani
Da
Antonino Lusi a Penati. Perché i protagonisti degli scandali del partito, e i
loro parenti, appoggiano il segretario.
di Edda
Guerrini
Uno ha con sé più anziani, l'altro più
giovani. Pier Luigi Bersani ha dalla sua Franco Battiato, Matteo Renzi ha Paolo
Bonolis. Ma il segretario del Pd può 'vantare' un record. Imbattuto. Nella corsa
alle primarie del centrosinistra sono schierati con lui i principali
protagonisti - e i loro amici o parenti - degli scandali che hanno movimentato
il Pd negli ultimi anni. Niente di male (sono tutte vicende ancora in corso e
da verificare). Ed è anche naturale, da un certo punto di vista, che sia così,
visto che tutta la vecchia guardia del partito sta con Bersani. Ma tant’è.
L'APPOGGIO DELLA DINASTIA LUSI. La
dinastia Lusi, tanto per cominciare, ha scelto di stare (politicamente) con il
segretario del Pd. Per Bersani, infatti, è Antonino Lusi, sindaco di
Capistrello, ma soprattutto fratello di Luigi, l’ex tesoriere della Margherita
finito in carcere per aver sottratto dalle casse del partito ormai morto circa
25 milioni di euro. Del resto Antonino conosce Bersani da lungo tempo, essendo
stato capo dell'ufficio legislativo del dicastero dell'Industria, quando era
ministro il segretario del Pd.
Ma non è solo lui l’unico supporter del giro Lusi. Tra gli organizzatori e promotori del comitato pro Bersani dell’Abruzzo c’è Giuseppe Di Pangrazio, consigliere regionale del Pd e luogotenente di Luigi Lusi in Abruzzo, prima che la vicenda giudiziaria travolgesse l’ex tesoriere.
Ma non è solo lui l’unico supporter del giro Lusi. Tra gli organizzatori e promotori del comitato pro Bersani dell’Abruzzo c’è Giuseppe Di Pangrazio, consigliere regionale del Pd e luogotenente di Luigi Lusi in Abruzzo, prima che la vicenda giudiziaria travolgesse l’ex tesoriere.
L'ENDORSEMENT DI PENATI. Salendo più a
Nord, ha fatto un endorsement pubblico per Bersani un altro esponente del Pd
finito nei guai con la giustizia: Filippo Penati, consigliere regionale della
Lombardia, nonché ex capo della segreteria di Bersani, ora chiamato a
rispondere per quello che i magistrati hanno definito «il sistema Sesto». Penati
si è auto-sospeso dal Pd e non ha più incarichi di partito, ma, ovviamente,
continua a essere un militante oltre che un elettore. Dunque, legittimamente,
esprime le sue preferenze.
L'IMPEGNO DI COZZOLINO. Non è
coinvolto in inchieste, ma è stato al centro di uno scandalo interno, invece,
l’europarlamentare di origine campana Andrea Cozzolino, vincitore di
quelle primarie per Napoli che poi vennero annullate per brogli. Dirigente di
primo piano del partito campano, in queste settimane si è impegnato ventre a
terra per trovare voti a Bersani. Si parla di un pacchetto di 200 mila
preferenze sicure.
LA CAMPAGNA DI FRISULLO E PUGLIA FUTURA. E con il segretario del Pd, nella partita delle primarie, è schierato anche Sandro Frisullo, ex vicepresidente della Regione Puglia, luogotenente di Massimo D’Alema, per cui la procura di Bari ha chiesto sei anni di reclusione nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità pugliese. L’associazione da lui fondata, Puglia Futura, si è mobilitata organizzando incontri in vista delle primarie. Tutto per Pier Luigi ovviamente.
LA CAMPAGNA DI FRISULLO E PUGLIA FUTURA. E con il segretario del Pd, nella partita delle primarie, è schierato anche Sandro Frisullo, ex vicepresidente della Regione Puglia, luogotenente di Massimo D’Alema, per cui la procura di Bari ha chiesto sei anni di reclusione nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità pugliese. L’associazione da lui fondata, Puglia Futura, si è mobilitata organizzando incontri in vista delle primarie. Tutto per Pier Luigi ovviamente.
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