Di’
qualcuno di sinistra
Alla domanda del conduttore di Sky su quale
fosse la loro figura storica di riferimento, i candidati alle primarie del
centrosinistra hanno risposto: De Gasperi, Papa Giovanni, Tina Anselmi, Carlo
Maria Martini e Nelson Mandela. Tutti democristiani tranne forse Mandela,
indicato da Renzi che, essendo già democristiano di suo, non ha sentito il
bisogno di associarne uno in spirito.
Scelte nobili e ineccepibili, intendiamoci,
come lo sarebbero state quelle di altri cattolici democratici, da Aldo Moro a
don Milani, evidentemente passati di moda. Ma ciò che davvero stupisce è che a
nessuno dei pretendenti al trono rosé sia venuto in mente di inserire nel
campionario un poster di sinistra. Berlinguer, Kennedy, Bobbio, Foa. Mica dei
pericolosi estremisti, ma i depositari riconosciuti di quella che dovrebbe
essere la formula originaria del Pd: diritti civili, questione morale,
uguaglianza nella libertà. Almeno Puppato, pencolando verso l’estremismo più
duro, ha annunciato come seconda «nomination» Nilde Iotti. Dalle altre bocche
non è uscito neppure uno straccio di socialdemocratico scandinavo alla Olof
Palme.
Forse i candidati di sinistra hanno
ignorato le icone della sinistra perché temevano di spaventare gli elettori
potenziali. Così però hanno spaventato gli elettori reali. Quelli che non
possono sentirsi rappresentati da chi volta le spalle alla parte della propria
storia di cui dovrebbe andare più orgoglioso.
Nessun commento:
Posta un commento