venerdì 2 novembre 2012

Di Pietro e Il Fatto Quotidiano e l’articolo di Michele Brambilla


Ho riportato l’articolo letto nel sito della Stampa (post sotto) perché le mie scelte su cosa pubblicare nel blog prescinde dall’essere o no d’accordo.
Rispetto all’articolo menzionato, dissento.

Dissento sul nullismo politico e sull’antipolitica attribuita a Grillo e Di Pietro. Nullismo e antipolitica è l’attività specialistica dei partiti che vanno dal Pdl al Pd passando per l’Udc. Con buona pace di: Repubblica, Stampa, Corriere della Sera, ecc..ecc…
Quanto al diverso trattamento riservato dal Fatto Quotidiano a Di Pietro rispetto ad altri, non capisco l’osservazione di Michele Brambilla. Non si deve necessariamente essere totalmente e sempre contro tutto e tutti. Ciò che conta è il ‘perché’ e ‘come’ si manifesta il “diverso trattamento”. Vale a dire: gli argomenti a difesa di uno e a discapito di tutti gli altri. Concordo, comunque, sul fatto che l’approccio iniziale del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio in primis, è diverso. E ciò deriva, non dall’essere referenziale, attività specialistica dei quotidiani di certi editori: Berlusconi, De Benedetti, Fiat, bensì dal credere che Di Pietro sia, con i suoi limiti ed errori, una persona sostanzialmente onesta.
Piuttosto….Marco Travaglio e il Fatto Quotidiano in genere dovrebbero avere la “gentilezza” di consentire ad altri colleghi (qualche giornalista in giro c’è ancora) di avere altrettanta disponibilità mentale e d’animo nei confronti di altri politici che non siano Di Pietro.
In questo, Travaglio e altri suoi colleghi del Fatto difettano.
Ma, al momento, da quel che ho letto, non ritengo che siano stati adottati due pesi e due misure. Due pesi e due misure si hanno quando, da un comprensibile approccio iniziale di disponibilità a credere alla buona fede si passa a mentire, occultare o anche solo manipolare dialetticamente per sostenere qualcuno sapendo che è in difetto o grave colpa. E questa attività è specialistica…dei quotidiani che si considerano più “seri” del Fatto Quotidiano: la Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera. 
Che, non si capsice per quale motivo, si ritengono indipendenti. Da che? Da chi? 

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