da: Il Fatto Quotidiano
Roberto
Saviano: “Uso psicofarmaci. Sono stato impetuoso e ambizioso”
È
amara la riflessione dello scrittore di Gomorra e giornalista, che dopo 10 anni
dalla pubblicazione dal romanzo e dalla fatwa della camorra, in una intervista
al quotidiano spagnolo El Pais, ripresa da Il Mattino, svela di patire un
dramma interiore per aver distrutto la sua vita al fine di cercare la verità
“Non credo sia nobile aver distrutto la mia
vita e quella delle persone che mi circondano per cercare la verità. Avrei
potuto fare lo stesso, con lo stesso impegno, con lo stesso coraggio ma con
prudenza, senza distruggere tutto. Invece sono stato impetuoso, ambizioso”.
E’ amara la riflessione di Roberto
Saviano, scrittore e giornalista, che dopo 10 anni dalla pubblicazione di Gomorra e
della fatwa della camorra, in una intervista al quotidiano spagnolo El
Pais, e ripresa da Il Mattino di Napoli, svela di dover far uso di psicofarmaci.
Alla domanda “se ne è valsa la pena?”,
Saviano – da anni sotto scorta e per un periodo di tempo costretto a vivere
all’estero – non ha dubbi: “No. E so che quando lo dico, qualcuno può pensare:
che codardo. Vale la pena cercare la verità e vale la pena arrivare
fino in fondo, ma proteggendoti. Bisogna considerare che non posso
disporre della mia vita senza chiedere autorizzazione. Né uscire o entrare
quando voglio, né frequentare le persone che voglio senza doverle nascondere
nel timore di rappresaglie. A volte mi domando se finirò in un ospedale
psichiatrico. Sul serio – dice lo scrittore – Già adesso ho bisogno
di psicofarmaci per tirare avanti e non era mai accaduto prima. Non ne faccio
abuso, ma a volte ne ho necessità. E questa cosa non mi piace per nulla. Per
questo spero che prima o poi finisca”.
Saviano, che ha condotto con successo anche
un programma televisivo con Fabio Fazio, sembra pentito delle conseguenze
delle sue scelte di vita: “Il mio dramma interiore è – confessa ancora -: avrei
potuto aver fatto tutto questo ma senza mettere a rischio tutto. Perché,
qual è il problema? Se tu anteponi un obiettivo, la verità, la denuncia, a
qualunque altra cosa della tua vita, diventi un mostro. Un mostro. Perché
tutte le tue relazioni umane e professionali sono orientate a ottenere la
verità. Forse alla fine sarà nobile, una cosa generosa. Tuttavia la tua vita
non si converte in generosa, le relazioni diventano terribili”.
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