Con consumata abilità dialettica unita alla
conoscenza degli eventi che si svolgono in Parlamento e a Palazzo Chigi, Beppe
Grillo ha di fatto spiegato il suo programma elettorale nel monologo tenuto
alla stampa al termine di quello che – com’era immaginabile – sarebbe stato un
breve incontro con Renzi.
Molto efficace nella sua esposizione che
contiene, a mio parere, la risposta a coloro che gli dicono: ma se non ottieni il 51% di voti come fai a
spazzarli via e a cambiare le cose?. La risposta c’è. Chiara. Per chi la
vuol cogliere. Non credo, quindi, che la stampa e i tg, incluso quello di
Mentana, la riporteranno. Probabilmente perchè non hanno colto il senso delle parole di Grillo...
La risposta è questa: ogni italiano deve
impegnarsi nella vita di tutti i giorni. Dev'essere partecipe di un progetto. Non basta una delega data con un voto.
Solo in questo modo si arriva al 51%. Non di voti. Di potenziale cambiamento
nella società italiana. Io ho capito questo. Posso aver capito male.
E ancora una volta, per quanto sia stato un
monologo di Grillo, sia con il presidente del consiglio incaricato, sia di
fronte alla stamapa, se c’è una macchietta: questa è Renzi. Lo sta dimostrando ora, eccitandosi nel sentirsi fare
le solite domande dalla solita stampa italiana.
le solite domande dalla solita stampa italiana.
A proposito...condivido gran parte del pensiero di Grillo sulla stampa italiana.
Tutto quanto sopra, scritto da una che non è
ancora uscita dall’astensionismo manco per votare il M5S.
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