La BombaRossa si era presentata due anni fa
a Sanremo con un bel pezzo. Uno di quelli che, per quanto mi riguarda, più lo
ascolti più piace. Non un tormentone, ma un brano che ti segue nel tempo: 'Sono solo parole' scritto da Fabrizio
Moro. Sono convinta che in parecchi si ricordano di questo pezzo e lo
apprezzano ancora.
Contavo sul fatto che – fatte salve le
diversità rispetto alla canzone scritta da Moro - i due brani proposti per
questa edizione sanremese fossero qualitativamente a quel livello.
Posto che, sia ‘Un uomo è un albero’ sia ‘Bagnati
dal sole’, hanno un sound diverso da ciò che Noemi ci ha finora proposto e
bene ha fatto a cercare dimensioni musicali diverse, nessuno dei due brani mi
attira e mi convince come 'Sono solo parole'.
Devo ancora ascoltare tutti i brani del
nuovo album ‘Made in London’ ma, non so perché, ho l’impressione che i due
brani scelti per Sanremo non siano esattamente il meglio dell’album. Ascoltando
e riascoltando l’album capirò se l’impressione è, oltre che prematura,
destituita di fondamento.
Ciò che però mi piace della Noemi vista e
sentita in queste due serate (tralascio considerazioni sul look) è la forma
della voce e l’assenza di quell’ansia che in altri festival l’ha inizialmente
penalizzata. La capacità di controllare l’emozione, che sicuramente c’è, è un
altro segno di maturità.
Proprio perché trovo la voce di Noemi in
forma, mi aspetto che – sound diversi o no – per me (ma forse non per lei) che
la considero soprattutto una grande interprete, spacchi il palco dell’Ariston
con la sua interpretazione di quella meraviglia di canzone che è La Costruzione
di un Amore di Ivano Fossati.
P.S: ah…ovviamente, capita che un cantante
si presenti a Sanremo con un pezzo che meriterebbe di vincere e vince un
altro/a e, quando si presenta con un brano minore rispetto ai precedenti, vince.
Siccome la vittoria non determina la qualità delle canzoni, per me valgono,
indipendentemente da chi sarà il vincitore del festival 2014, le considerazioni
sopra espresse.
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