lunedì 24 febbraio 2014

Ucraina: Timoshenko libera, Ianukovic in fuga, una crisi economica da affrontare

da: Lettera 43

Ucraina, il Paese cerca di superare la crisi politica ed economica
Si apre la transizione. Timoshenko libera. Il braccio destro Turcinov presidente ad interim. E il partito di Yanukovich lo scarica: «Responsabile dei morti, ha tradito il Paese». Mentre la sua villa torna allo Stato.

Lo zar è caduto e i fedelissimi gli hanno subito voltato le spalle. A un giorno dalla fuga del presidente ucraino Viktor Ianukovich all'Est e dalla liberazione dell'oppositrice Iulia Timoshenko, il partito delle Regioni dell'ormai ex capo dello Stato ha scaricato il suo leader indicando lui e i suoi più stretti collaboratori come «responsabili» delle violenze di Kiev in cui, tra agenti e insorti, sono morte almeno 82 persone e 645 sono rimaste ferite.
Nelle piazze e nelle strade della capitale ucraina si prova faticosamente a voltare pagina. E nei suoi palazzi oppositori e dirigenti di un tempo si scambiano i ruoli. I simboli cadono, il potere sta cambiando di mano e a quanto pare tutti vogliono essere pronti alla transizione. Che non si preannuncia facile né politicamente né economicamente. Anche se dal G20 di Sidney la numero uno dell'Fmi, Christine Lagarde, si è detta pronta a offrire fondi alle casse vuote della nazione finita sull'orlo della guerra civile.


TURCINOV PRESIDENTE. Il 23 febbraio il capo del parlamento ucraino Oleksandr Turcinov, braccio destro dell'ex premier Iulia Timoshenko, è stato nominato nuovo presidente ad interim del Paese, con il voto di 285 deputati su 450. 
La Costituzione ucraina infatti prevede che in caso di assenza del Capo dello Stato, sia il numero uno dell'assemblea legislativa a prenderne il posto. Il parlamento ha anche cancellato la legge che aveva fatto diventare il russo lingua ufficiale in metà del Paese, approvata appena due anni fa Entro martedì 25 dovrebbe essere completata la formazione di un nuovo governo d'unità nazionale: le nuove elezioni presidenziali sono fissate per il 25 maggio. 
YANUKOVICH SCARICATO. La leader del partito Patria, appena scarcerata, ha già annunciato un prossimo incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, con cui ha già avuto una conversazione telefonica. Mentre la tivù ha mostrato un video della presunta fuga di Yanucovich dalla sua villa a bordo di un elicottero Augusta Westland Aw139. L'autenticità delle riprese non  stata verificata. Intanto però il partito dell'ex capo di Stato non vuole pagare il sangue di questi giorni. La presa di distanza è repentina, nettissima e quasi crudele visto l'dentità di chi l'ha vergata: «Il Paese» è scritto in una nota del movimento politico del fuggitivo, «è stato ingannato e derubato, ma anche questo non è nulla in confronto al dolore di decine di famiglie ucraine che hanno perso i propri cari. L'Ucraina è stata tradita. E Yanukovich e il suo staff  sono i responsabili di ciò». 

La villa di Yanukovich, simbolo della corruzione di regime, è tornata di proprietà dello Stato

Nelle piazze, intanto, però il conflitto si  è tutt'altro che placato. Gli insorti hanno preso di mira i simboli del comunismo con ancora più fervore nell'ultima settimana di protesta. La sede del partito comunista è stata saccheggiata e la facciata è stata riempita di scritte come «assassini», «criminali», «schiavi». Mentre il parlamento ha voluto subito lanciare il segno della svolta e ha deciso di far tornare di proprietà dello Stato proprio il simbolo della corruzione del passato regime: la villa dell'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich a Mezhighiria, a circa 20 chilometri da Kiev.
Nella russofona Ucraina orientale però le forze in campo sono rovesciate e una folla di cittadini ucraini filorussi si è schierata a difesa di una statua di Lenin a Kharkiv, mentre gli antigovernativi bloccano l'ingresso del palazzo del governatore regionale.
Su altri tavoli si discutono però gli equilibri internazionali. Usa Germania e Russia sostengono tutti la necessità di «preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina». Ma il consigliere alla Sicurezza degli Stati Uniti Susan Rice ha avvertito che se Putin intervenissee militarmente nella crisi dell'Ucraina «sarebbe un grave errore». Segno che il timore di un colpo di mano è forte.
LA UE PRONTA AVERSARE MILIARDI. E la partita si è riaperta anche sul fronte economico visto che il Paese cammina pericolosamente sull'orlo del default, con il presidente Yanukovich. «Ci sono riforme economiche», ha dichiarato la presidente Christine Lagarde, «che, sappiamo tutti, erano sul punto di essere attuate, così da poter far partire gli aiuti della comunità internazionale».L'Unione europea e gli Usa stanno valutando le necessità del Paese. Dalla crisi economica ucraina, ha assicurato dal G20 di Sidney il governatore della Bce Mario Draghi, «non arriveranno pericoli di contagio economico-finanziario». E Olli Rehn, commissario all'euro ha promesso aiuti per svariati miliardi di euro, quando sarà avviato un processo democratico e sarà eletto un governo legittimo.
Il cancelliere britannico George Osborne, con dote di sintesi, ha spiegato che una volta ristabilita la legittimità politica in Ucraina, le nazioni «dovrebbero essere lì con il libretto degli assegni». Per il 24 febbraio è attesa a Kieva, la portavoce degli Affari esteri Ue, Catherine Ashton.

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