Ligabue, la prima volta al Festival. L'omaggio a De Andrè e ai cantautori del Club Sanremo
Il rocker di Correggio sarà superospite nella serata finale di sabato 22. I due mondi dell'Ariston (musica leggera e canzone d'autore) si incroceranno nella serata del 21. Cristiano porterà un brano del padre, Ron canterà Dalla, Noemi farà Fossati, e poi...
di Flavio Brighenti
Ci sarà anche Luciano Ligabue, tra i superospiti del Festival. "Voglio ringraziare di tutto cuore Luciano - ha detto Fazio - che per la prima volta sarà ospite a Sanremo, nella serata finale del Festival. Considero la sua partecipazione un segno di stima e di amicizia. È una scelta bella e importante che un artista di questo spessore incontri il pubblico vastissimo del Festival. Lo aspettiamo con entusiasmo, porterà un contributo potente e originale, che sarà essenziale al nostro racconto. Grazie Liga!". E il rocker di Correggio: "Sono proprio contento, quest'anno, di andare a Sanremo. Grazie a Fazio e a tutti i suoi collaboratori per l'attenzione che ci stanno mettendo perché possiamo fare la nostra musica al nostro meglio".
Ancora non c'è alcuna comunicazione ufficiale su quanto l'autore del recente e pluripremiato Mondovisione (l'anno scorso è stato l'album più venduto in Italia) offrirà su quel palco strapopolare, ma c'è qualche buon indizio che riconduce a un nome scolpito nella storia, e non solo cantautorale: Fabrizio De Andrè. L'artista genovese se ne andò l'11 gennaio 1999, e a quindici anni dalla sua scomparsa (un buco, anzi una voragine, per la cultura italiana: quel suo dinamismo intellettuale, quella sua capacità di interpretare il presente con straordinaria sensibilità umana e poetica ci mancano immensamente) l'omaggio commosso e devoto del Festival appare un atto quasi doveroso. E poichè tra Faber e Ligabue c'è un anello di congiunzione saldo, saldissimo, chiamato Mauro Pagani, storico coautore del genovese in Creuza de mà e altre imprese, e altrettanto storico collaboratore di Ligabue, pensare a un omaggio di Ligabue a De André non è un sogno. Magari come prosecuzione ideale di quell'idea di felice convivenza tra due mondi fin qui ostinatamente separati - la "sacralità" del Festival di Sanremo da un lato, l'attualità cantautorale del Premio Tenco dall'altro - che si consumerà nella serata precedente, venerdì 21. Alludendo all'incontro fra queste due anime della canzone, come si ricorderà, Fazio aveva coniato la definizione Sanremo Club.
E il Club Sanremo di venerdì 21 inizia a definirsi meglio con il suo cast e i suoi protagonisti, tutti riuniti nel nome dei cantautori italiani. A partire proprio da Fabrizio De Andrè (non dimentichiamoci che in gara c'è suo figlio Cristiano) e poi di Lucio Dalla e della palestra nobile della canzone d'autore italiana. Cristiano De André canterà Verranno a chiederti del nostro amore, la canzone che Fabrizio scrisse per la prima moglie Puni, la mamma di Cristiano, quando lui aveva appena cinque anni. E Ron, anch'egli tra i duellanti del Festival, ricorderà il "suo" Lucio Dalla interpretando Cara, brano a cui all'epoca (era il 1980, l'album si intitolava semplicemente Dalla) lui, Rosalino Cellamare, mise le mani in studio di registrazione suonando chitarra e piano.
E ancora. Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots rifaranno il classico dei classici Nel blu dipinto di blu di Domenica Modugno, Arisa si cimenterà con Cuccuruccucu di Franco Battiato, Noemi canterà il dolente, romantico Ivano Fossati di La costruzione di un amore, Antoenella Ruggiero riprenderà i concittadini genovesi New Trolls (Una miniera), Frankie Hi Nrg farà coppia con Fiorella Mannoia in Boogie di Paolo Conte, Riccardo Sinigallia riprenderà Ho visto anche degli zingari felici, la più famosa tra le canzoni di Claudio Lolli. E poi Giuliano Palma offrirà una sua versione di I say i' sto ccà di Pino Daniele, Francesco Renga rifarà Un giorno credi di Edoardo Bennato, Francesco Sarcina, in compagnia dell'attore Riccardo Scamarcio, farà suo lo Zucchero di Diavolo in me. E ancora, a stretto giro di gemellaggi fra cantanti e attori, Giusy Ferreri canterà Il mare d'inverno di Enrico Ruggeri con Alessandro Haber e Alessio Boni, Perturbazione e Violante Placido rifaranno La donna cannone di Francesco De Gregori, Simona Molinari con Renzo Rubino celebrerà Giorgio Gaber con Non arrossire.
Intanto, Enrico de Angelis del Club Tenco, Giordano Sangiorgi del Mei - Meeting delle Etichette Indipendenti, e Davide Vedovelli di Musica da Bere, hanno scritto una lettera aperta a Fabio Fazio affinchè il Festival dedichi un ricordo a Roberto Freak Antoni, l'artista scomparso prematuramente ieri. "La scomparsa a Bologna di Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos e grande animatore culturale, ha lasciato una traccia indelebile nel mondo della musica, dello spettacolo e della cultura, rimpiangendone tutti per sempre l'acume, l'intelligenza e l'ironia strepitosamente confermate in ogni occasione di una sua presenza in un evento, sia di musica dal vivo che come scrittore, sia come conduttore che in qualità di performer a tutto tondo. Con Roberto Freak Antoni se ne va un pezzo importante della storia del rock, e non solo, un anticipatore dello straordinario 'Movimento del '77' e un ispiratore di tanti mondi culturali vicini al rock, come quelli del fumetto e della letteratura, oltre ad essere stato importante pioniere del punk italiano". Per questo, De Angelis, Sangiorgi e Vedovelli, nel nome delle tre rassegne musicali che hanno premiato l'attività musicale e culturale di "Freak" Antoni, lanciano questo appello al Festival di Sanremo per ricordare degnamente il pioniere della nuova musica in Italia e di un modo originale e unico di fare cultura intorno alla musica, "contemporaneo e bello".
Nessun commento:
Posta un commento