da: La Stampa
Il direttore della metropolitana di Londra
ha spedito una mail personalizzata a tutti gli abbonati per ringraziarli della
pazienza con cui hanno sopportato lo sciopero dei giorni scorsi e informarli
delle prossime agitazioni decise dai sindacati, fornendo una lista dettagliata
degli orari di chiusura, dello stato delle trattative e delle linee che
verranno comunque garantite. Quanta ipocrisia, in queste memorie dal
sottosuolo. E quale mancanza di tatto. Seminare il panico tra decine di
migliaia di persone con l’annuncio di disagi futuri che impediranno loro di
godersi il fine settimana in relax.
Ben altrimenti vanno le cose nei Paesi di
più antica tradizione e cultura. A Torino, Milano e Roma nessun manager di
autobus o metropolitana si sognerebbe mai di togliere all’utente l’ebbrezza
della sorpresa. Stamattina i mezzi pubblici funzioneranno? Andranno a
singhiozzo con pause riflessive di un’ora tra una corsa e l’altra? Salteranno
le fermate dispari, costringendoci a camminare per un quarto d’ora sotto la
pioggia? Sono questi i dilemmi che danno un senso alle nostre giornate. I
manager italici lo sanno e, resistendo alla naturale pulsione del loro animo
gentile che li spingerebbe a portare parole di conforto casa per casa, si
trincerano dietro un apparente menefreghismo per
lasciare ai cittadini il piacere
di condurre un’esistenza improvvisata e spontanea. Senza quelle certezze
educatamente british che la renderebbero così prevedibile, lineare, noiosa. In
una parola: civile.
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