sabato 8 febbraio 2014

Il Buongiorno di Massimo Gramellini: “Memorie dal sottosuolo”

da: La Stampa

Il direttore della metropolitana di Londra ha spedito una mail personalizzata a tutti gli abbonati per ringraziarli della pazienza con cui hanno sopportato lo sciopero dei giorni scorsi e informarli delle prossime agitazioni decise dai sindacati, fornendo una lista dettagliata degli orari di chiusura, dello stato delle trattative e delle linee che verranno comunque garantite. Quanta ipocrisia, in queste memorie dal sottosuolo. E quale mancanza di tatto. Seminare il panico tra decine di migliaia di persone con l’annuncio di disagi futuri che impediranno loro di godersi il fine settimana in relax.  

Ben altrimenti vanno le cose nei Paesi di più antica tradizione e cultura. A Torino, Milano e Roma nessun manager di autobus o metropolitana si sognerebbe mai di togliere all’utente l’ebbrezza della sorpresa. Stamattina i mezzi pubblici funzioneranno? Andranno a singhiozzo con pause riflessive di un’ora tra una corsa e l’altra? Salteranno le fermate dispari, costringendoci a camminare per un quarto d’ora sotto la pioggia? Sono questi i dilemmi che danno un senso alle nostre giornate. I manager italici lo sanno e, resistendo alla naturale pulsione del loro animo gentile che li spingerebbe a portare parole di conforto casa per casa, si trincerano dietro un apparente menefreghismo per
lasciare ai cittadini il piacere di condurre un’esistenza improvvisata e spontanea. Senza quelle certezze educatamente british che la renderebbero così prevedibile, lineare, noiosa. In una parola: civile.

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