da: Il Fatto Quotidiano
Nel Paese delle Meraviglie capita che
Silvio Berlusconi, mentre riscalda la minestra stantia di Forza Italia, ci
propini una geniale ricetta per raddrizzare il rapporto debito\Pil: è
sufficiente sommare ai dati ufficiali quelli dell’economia sommersa (e perché
no, anche i proventi delle mafie) che l’Adam Smith di Arcore calcola in 600
miliardi, et voilà i giochi sono fatti. Sempre in questa terra fantastica,
Beppe Grillo lancia la proposta di un reddito minimo di 600 euro per tutti i
cittadini italiani, ma alla domanda dove diavolo si raccattino i 19 miliardi
l’anno necessari, ecco la magica risposta: che problema c’è, li troveremo.
Apprendiamo intanto che l’ex ministro Passera, reduce dai fasti del governo
Monti, ha messo al lavoro 50 esperti 50 per redigere un “Programma per
l’Italia” da 200 miliardi 200 in vista della sua trionfale ridiscesa in campo.
Cento erano invece i tavoli della Leopolda da cui Matteo Renzi ha ricavato la
formula dei cento euro in più ai salari più bassi: come? Basta trovare 20
miliardi l’anno vendendo un po’ di beni pubblici e tagliando qualche spesa
superflua: un gioco da ragazzi.
Certe volte sembra di leggere Achille
Campanile e la surreale gara di matematica, dove a ogni numero iperbolico di un
concorrente, l’altro rispondeva sempre: più uno. Del resto, la politica
italiana è ormai un incessante atto di
fede. Prendiamo il ministro Cancellieri
che spiega le continue telefonate ad Antonino Ligresti nei giorni in cui altri
tre Ligresti finivano in galera “per consigli su problemi di salute miei e dei
miei familiari”. Come dubitare, del resto, delle parole di un Guardasigilli? E
che dire dell’ultima strepitosa profezia di Enrico Letta-Palle d’acciaio: “La
ripresa dell’Italia è a portata di mano, anche se ancora i segnali non sono
visibili”. Più che un premier sembra uno studioso di scienze occulte. Gli
italiani, naturalmente, neanche più ascoltano questa fantasmagorica alluvione
di giuramenti ingannevoli, promesse immaginarie e previsioni avventate. E per i
superstiti spettatori dei talk show televisivi, spesso l’unico divertimento
consiste nel vedere chi la spara più grossa. Quando politici e politicanti
scopriranno che tutto questo parlarsi addosso tra le macerie non serve a niente
sarà sempre tardi. Come disse un ministro al suo giovane e sgomitante vice: tu
ti arrampichi, ti arrampichi, ma non vedi che è tutta pianura?
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