mercoledì 27 novembre 2013

Bonsai di Sebastiano Messina

da: la Repubblica

Restiamo a bocca aperta leggendo quello che sta succedendo in Thailandia, dove un self-mademan di nome Thaksin Shinawatra, con un sapiente uso delle sue tv, era riuscito a farsi eleggere primo ministro alla guida di un partito personale. E quando si è scoperto che aveva corrotto un pò troppa gente, l’Alta Corte l’ha condannato a sette anni, i militari l’hanno destituito e lui è fuggito a Dubai. Adesso il paese è sull’orlo di una guerra civile perché anche dall’estero lui è riuscito a rivincere le elezioni, e a far diventare primo ministro la sorella Yinglock. La quale ha pensato bene di far approvare un’amnistia che consenta il ritorno del fratello, annullando la condanna definitiva.
Noi assistiamo sbigottiti, perché da noi una cosa del genere non potrebbe mai accadere. Noi non eleggeremmo mai come premier un thailandese. 

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