da: la Repubblica
Restiamo a bocca aperta leggendo
quello che sta succedendo in Thailandia, dove un self-mademan di nome Thaksin
Shinawatra, con un sapiente uso delle sue tv, era riuscito a farsi eleggere
primo ministro alla guida di un partito personale. E quando si è scoperto che
aveva corrotto un pò troppa gente, l’Alta Corte l’ha condannato a sette anni,
i militari l’hanno destituito e lui è fuggito a Dubai. Adesso il paese è
sull’orlo di una guerra civile perché anche dall’estero lui è riuscito a
rivincere le elezioni, e a far diventare primo ministro la sorella Yinglock. La
quale ha pensato bene di far approvare un’amnistia che consenta il ritorno del
fratello, annullando la condanna definitiva.
Noi assistiamo sbigottiti, perché da
noi una cosa del genere non potrebbe mai accadere. Noi non eleggeremmo mai come
premier un thailandese.
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