lunedì 18 novembre 2013

Cile, elezioni: scontro al femminile

da: Internazionale


La candidata favorita alle elezioni in Cile Michelle Bachelet (a sinistra) e la sua principale sfidante Evelyn Matthei (a destra) il 29 ottobre 2013. (Martin Bernetti, Afp)

Il 17 novembre 2013 12,5 milioni di cileni andranno a votare per eleggere il successore del presidente Sebastián Piñera (di centrodestra) e rinnovare il parlamento. Per vincere al primo turno bisogna ottenere il 50 per cento più uno dei voti. Secondo molti analisti, si andrà al ballottaggio ma non c’è certezza su chi arriverà secondo.

La candidata favorita per la presidenza è Michelle Bachelet, 63 anni, pediatra, leader della coalizione di centrosinistra Nueva mayoría (creata nell’aprile del 2013 al posto della Concertación) e presidente del Cile dal 2006 al 2010. Figlia di un generale dell’aeronautica, è stata in esilio in Germania dal 1975 al 1979. Nel suo programma propone una riforma costituzionale per eliminare i residui dell’autoritarismo di Pinochet, una riforma fiscale e la riforma dell’istruzione, come chiedono da anni gli studenti.

Gli altri candidati. Marcel Claude è un economista di 56 anni. Si definisce “attivista politico ecologista e a favore della giustizia sociale”. Propone una riforma costituzionale e una riforma dell’istruzione. 

Marco Enríquez-Ominami è un politico di 40 anni che appartiene al Partido progresista. Alle elezioni del 2009 ha ottenuto il terzo posto. Ricardo Israel è un avvocato di 63 anni. Propone un’istruzione pubblica e di qualità. Si candida con il Partido regionalista de los independientes. Tomás Jocelyn-Holt è un ex democristiano di 50 anni. Si presenta come indipendente. 

La principale minaccia per Bachelet è Evelyn Matthei, 60 anni, candidata principale della destra, ma si contende il secondo posto con Franco Parisi. Figlia di un generale che fece parte della giunta di Pinochet ed ex ministra del lavoro nel governo di Piñera, Matthei è contraria al matrimonio omosessuale, all’aborto e alla riforma costituzionale. 

Roxana Miranda, 46 anni, è candidata per il Partido igualdad. Franco Parisi è un ingegnere di 46 anni. Si definisce socioliberale e si è candidato come indipendente. Propone un’istruzione gratuita. Alfredo Sfeir, 66 anni, è il candidato del Partido ecologista verde. 

Una sfida al femminile. Secondo gli ultimi sondaggi, al ballottaggio andranno due donne: Bachelet e Matthei. Le due donne sono entrambe figlie di generali dell’aeronautica. Ma mentre il padre di Michelle, Albert Bachelet, è morto in carcere per aver cercato di impedire il colpo di stato di Augusto Pinochet contro Salvador Allende nel 1973, Fernando Matthei, padre di Evelyn, ha fatto parte della giunta militare. 

Nei sondaggi resta favorita l’ex presidente socialista (2006-2010) Michelle Bachelet, prima donna a diventare presidente in Cile, medico, vittima di tortura durante il regime militare ed esiliata politica. Bachelet negli ultimi anni ha lavorato per le Nazioni Unite: è stata direttrice dell’agenzia dell’Onu per la parità di genere e l’empowerment femminile. Evelyn Matthei è la prima donna a essere candidata alla presidenza dalla destra cilena.

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