da: Lettera
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Raffaella Carrà, l'album fa il boom di vendite
Replay
esaurito nel giorno dell'uscita.
Carramba che trionfo.
Raffaella Carrà è tornata ed è stato subito successo. A poche ore dalla sua
uscita, l'album Replay è entrato direttamente al settimo posto della classifica
generale degli album su iTunes, dove ha mantenuto anche il comando nella 'dance
chart' (al primo posto dal 12 novembre scorso, data di messa on-line in
modalità pre-order). Il cd è esaurito e in ristampa e le 1.000 copie numerate
dell'edizione limitata in vinile in uscita il 13 dicembre sono destinate ad
andare a ruba.
RITORNO DOPO 17 ANNI.
Diciasette anni senza un disco non hanno affievolito la passione dei fan della
Raffa nazionale. Anzi, l'arrivo di Replay deve essere stato una vera
liberazione per i suoi ammiratori.
Perché la Carrà è la
Madonna italiana. Icona gay, come miss Ciccone, anche lei ha saputo
attraversare i decenni, provocare e sconvolgere i moralisti,
reinventarsi come
artista trasformandosi in volto rassicurante di un'Italia che non cambia col
passare degli anni, intuire quando era il momento di allontanarsi dalla musica
e fare tivù.
E dopo aver spento 70
candeline, e aver fatto il suo rientro sul piccolo schermo, ha capito alla
perfezione quando tornare in studio di registrazione con un disco di 11 brani
in tre lingue diverse (italiano, spagnolo e inglese).
NEL DISCO ANCHE GIANN
NANNINI. A farle compagnia tante grandi firme della musica italiana: Gianna
Nannini (autrice e produttrice del brano Cha Cha Ciao), il grande amico
Cristiano Malgioglio, Gatto Panceri, Vincent Degiorgio (produttore di N-Sync e
Caro Emerald), Max Bottini (Gabin) e Peppi Nocera in qualità di autori, oltre a
Roberto Santini, Alessandro Viale, John Biancale e al cantautore toscano
Francesco Gabbani.
La produzione
artistica è di Stefano Magnanensi, Gianni Bini (DJ, produttore e remixer) e Max
Moroldo, produttore esecutivo dell'intero progetto. «È il mio primo disco con
un'etichetta indipendente (Diy Italia, ndr). L'ho fatto in piena libertà, senza
pensare alle classifiche». E chissà se ci avesse pensato.
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