martedì 12 novembre 2013

Baby squillo: “Notizie, pippe e ipocrisia”


Notizie, pippe e ipocrisia
‘Spunta il manuale delle baby squillo’, titola in prima – e a tutta pagina – il Tempo di Roma.
di Alessandro Gilioli

È il peggiore di tutti, ma ci danno dentro anche gli altri, seppure in posizioni più defilate.
Il barbatrucco editoriale è vecchio, lo insegnava già Edilio Rusconi quando era direttore di ‘Gente’: prendere una storia torbida ed esasperarla in tutti i suoi più intimi dettagli, aggiungendovi però un tono di sdegno moralista, un apparente distacco che salvi il decoro di facciata.
Il lettore – di ‘Gente’ ieri, del ‘Tempo’ oggi – intanto si gode lo spettacolino morboso e si fa le sue brave pippe.
Su questa cosa delle baby squillo ormai sappiamo molto più del necessario e molto più della cronaca. Intercettazioni comprese: e curiosamente non risulta alcuna alzata di scudi in difesa della privacy violata come quando si pubblicano le frasi dei politici, che pure qualche interesse pubblico in più ce l’avrebbero se li si becca a dire in privato il contrario di quel che dichiarano ai pastoni dei tg.

Per queste ragazze e le loro famiglie, invece, ciccia. Tutto in piazza, compresa la marca del profumo e la durata degli amplessi. E accanto, l’editoriale ipocrita e severo ‘Quei padri troppo assenti’.

Certo, i padri saranno pure stati assenti. Noi giornalisti, invece, schifosamente presenti.

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