da: Corriere della Sera
La
carica delle sette tasse (quasi nuove)
Dalla
Iuc al contributo di solidarietà al prelievo sul risparmio pari al 2 per
mille
Non si moltiplicano solo i nomi, come per
la nuova imposta sulla casa all’inizio battezzata Taser (scartato, era una
pistola elettrica) e poi trasformata in Iuc. Si moltiplicano anche le tasse
vere, quelle in carne e ossa, i soldi da tirare fuori insomma. Tra nuovi
arrivi, ritocchi, mancati tagli e clausole di salvaguardia della legge di
Stabilità e degli altri provvedimenti, il catalogo è questo.
CASA - Non c’è solo la coda avvelenata
dell’Imu 2013, con la sorpresa del pagamento di un pezzetto della tassa nei
Comuni che hanno alzato l’aliquota rispetto al 4 per mille fissato dal governo.
C’è la nuova Iuc, che sulle abitazioni principali l’anno prossimo peserà
qualcosina in meno rispetto all’Imu 2012 grazie alle nuove detrazioni. Ma che
poi tornerà sugli stessi livelli, visto che le detrazioni sono finanziate al
momento solo per il 2014. Anche gli inquilini in affitto saranno chiamati a
pagare una parte della nuova imposta unica comunale, quella che copre i servizi
indivisibili come l’illuminazione delle strade. Tasse più alte da subito per le
seconde case: per quelle sfitte che si trovano nello stesso Comune di residenza
del proprietario (salva la villetta al mare o in montagna) il 50% della rendita
catastale entra nella dichiarazione Irpef.
PENSIONI - Torna il contributo di
solidarietà su quella parte della pensione che supera i 90 mila euro lordi
l’anno.Parte dal 6% ma, una volta superata la soglia dei 193 mila euro, sale
al 18%. Una misura più che altro simbolica, riguarda meno di 30 mila persone,
che serve a finanziare misure a sostegno dei più poveri. Cambia la
perequazione, l’adeguamento automatico degli assegni al costo della vita. Sarà
piena, cioè pari all’aumento accertato dall’Istat, per quelle fino a 1.500 euro
al mese. Mentre diventerà sempre più debole mano a mano che sale l’importo. Per
essere cancellata su quella parte della pensione superiore ai 3 mila euro lordi
al mese.
BOLLO - Sale l’imposta sulle attività
finanziarie possedute all’estero da persone che vivono nel nostro Paese. Si
passa al 2 per mille rispetto all’1,5 per mille fissato dal governo Monti con
il decreto Salva Italia, che aveva introdotto questa misura, di fatto una
minipatrimoniale.
SLOT MACHINE - Si chiama Preu ed è il
prelievo erariale unico, la tassa sul gioco. Passa dal 13,5% al 14% per gli
«apparecchi collegati in Rete», sostanzialmente le slot machine. È il risultato
del parziale fallimento della transazione offerta dal governo alle società che
gestiscono le macchinette per chiudere la vicenda delle multe fissate in primo
grado dalla Corte dei conti.
E-CIG - Dal primo gennaio arriverà una
stangata del 58,5% sulle cosiddette cig. La legge di Stabilità avrebbe dovuto
abbassare l’aliquota al 28%. Ma all’ultimo momento il taglio è stato
cancellato. Resta un’incognita però: il decreto ministeriale per fissare le
regole della nuova imposta doveva essere firmato entro la fine di ottobre. Ma
al momento non c’è ancora.
BENZINA - È la prima clausola di
salvaguardia, la rete di protezione che si aprirà se i conti della legge di
Stabilità non dovessero tornare. Il classico aumento delle accise sulla
benzina. Potrebbe scattare per due anni a partire dal 2017.
TAGLIO AGEVOLAZIONI - È la seconda
clausola di salvaguardia. Se la spending review non dovesse dare i risultati
previsti saranno tagliate dal 2015 quelle agevolazioni fiscali che oggi
consentono di detrarre al 19% una serie di spese, come quelle sanitarie o gli
interessi sui mutui. È vero che benzina e sconti fiscali sono soltanto
un’uscita di sicurezza: ma anche per l’aumento dell’Iva la storia era
cominciata così.
ADDIZIONALI LOCALI - Il catalogo non
considera l’aumento delle tasse locali. Ma nelle tasche di ognuno di noi
l’effetto si sente eccome. Quest’anno l’addizionale Irpef comunale è salita in
media dell’8,5%, sei volte l’inflazione. E se guardiamo a tutte le addizionali
locali, negli ultimi dodici anni il rincaro è stato del 573%.
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