da: Il Sole 24 Ore
X
Factor perde anche Valentina e Fabio, «promesse» dei casting non mantenute
Una era nell'aria da ormai quattro
settimane, l'altra è arrivata a sorpresa ma, tutto sommato, ci può stare.
Quinta puntata di X Factor, quella andata inonda ieri sera, seconda consecutiva
con la formula perversa dell'«Hell Factor», altre due eliminazioni per il
talent di Sky Uno: stavolta escono Fabio e Valentina.
Un Over e una Under Donna, due concorrenti
molto diversi per doti canore e gusti musicali, destini che hanno finito per
sovrapporsi: si tratta in entrambi i casi di concorrenti che sembravano promettere
molto nel corso dei casting ma al live show sono implosi. Con loro, in un
inedito ballottaggio finale a tre, ancora una volta Gaia che la spunta per un
soffio. E anche in questo caso si tratta di un
segnale significativo:
l'interprete indie, per quanto possa riuscire sublime sul palco, non deve avere
un seguito particolarmente nutrito, né riesce a far breccia più di tanto tra i
teenager televotanti. Un peccato perché a perderla prima della finale ci
rimetterebbe tutta la competizione.
L'implosione
di Valentina e Fabio
Formula della gara completamente
rivoluzionata quella di ieri sera: un'unica manche con tutti e otto i cantanti
in gara, quindi ballottaggio tra i tre concorrenti meno votati in assoluto. Che
sia stato uno stratagemma per evitare eliminazioni shock come quella degli
Street Clerks la scorsa settimana? Può essere. Fatto sta che, in una gara del
genere, pesano molto le singole performance. Se n'è accorta Valentina,
cantautrice r'n'b molto efficace quando si tratta di incrociare parti melodiche
e rap, non sempre altrettanto precisa nell'intonazione. Ieri ha dovuto prima di
tutto fare i conti con la lingua italiana che non è esattamente l'habitat che
preferisce. Ma, al di sopra di tutto, la sua cover di «Dove sei» di Neffa è
stata segnata in negativo dall'intonazione eccedente. Gli errori, quando sono
troppo evidenti, li paghi. E così Valentina si è ritrovata al ballottaggio con
Fabio e Gaia. Il primo ha avuto da Elio il compito di reinterpretare (e
addirittura riscrivere) la «Nun te reggae più» di Rino Gaetano. Operazione
riuscita solo parzialmente, così come infelice è apparsa la scelta di collocare
nei fin troppo stretti confini del microcosmo X Factor il nuovo testo. Uno
scherzo? Sarà, ma al pubblico è piaciuto. Sempre il televoto si è abbattuto
implacabile su Gaia che pure aveva offerto una buona prova con la cover di «I
wish I was a punk rocker» di Sandi Thom, inno per tutti i nostalgici dell'aurea
aetas del rock. Nella prima fase del ballottaggio, Valentina esegue «Man Down»
di Rihanna, Fabio porta «Costruire» di Niccolò Fabi, Gaia tira fuori le unghie
sulla «Celebrity Skin» delle Hole. È di nuovo il pubblico da casa a emettere
verdetto, condannando Valentina per direttissima. Duello finale a cappella tra
Fabio che mostra sicurezza su «Tryin to get to you» di Elvis Presley e Gaia che
sembra un rullo compressore nell'esecuzione di «Mercedes Benz» di Janis Joplin.
Il pallino del gioco è in mano ai giudici, Gaia si impone per tre voti (Mika,
Morgan e Simona Ventura) a uno (Elio) e si ritrova promossa alla sesta puntata.
Violetta
e Michele in pole
Al contrario della scorsa edizione, segnata
dal netto strapotere di Chiara, stavolta non c'è un dominatore assoluto della
competizione. In pole position per la vittoria finale sembra comunque esserci Violetta,
la «casta diva» che utilizza l'ukulele ormai a puntate alterne ma non scivola
mai. Mika ha vinto un'altra scommessa affidandole l'insidiosa «Royals» della
neozelandese Lorde, un pezzo che tra l'altro qui da noi non è neanche
conosciutissimo. La ragazza se la cava con maestria. Alle sue spalle, di una
spanna sotto in un'ideale gerarchia dei valori, si colloca in questo momento
Michele che, complice una felice intuizione di Morgan, si è prodotto in una
versione scarna quanto suggestiva di «Mad World» dei Tears for Fears. E
attenzione: si tratta del concorrente che è cresciuto di più nel corso della
competizione. Continuano a ispirare simpatia e a mobilitare masse televotanti
gli Ape Escape, ieri protagonisti di una prova di grande presa con «Going Under»
degli Evanescence. Meno rap e più armonie vocali rispetto al solito. Tanto di
guadagnato.
Andrea ritrova sé stesso
Tra gli outsider tocca tener d'occhio anche
Andrea che ieri ha ritrovato sé stesso dopo due prove anonime consecutive.
Merito di una strepitosa cover, tutta beatbox e ancheggiamenti, di «Do it
again» degli Steely Dan. Se il ragazzo fa il suo mestiere, va avanti spedito.
Quanto alla versione di Aba di «Rolling in the Deep» di Adele sarà anche
tecnicamente perfetta ma risente del paragone con l'originale che, per quanto
ci riguarda, è inarrivabile. Quella di ieri è stata poi una serata di ospitate
illustri, tra il Matthew Morrison di Glee accompagnato dagli Street Clerks in
«It don't mean a thing (If it ain't got that swing)» e il rapper Fedez che ha
coinvolto concorrenti maschi e femmine in un medley dei suoi pezzi forti.
Piccola concessione all'indie rock con gli Editors alle prese con il singolo «A
ton of love». Diversivi che suonano piacevoli.
Nessun commento:
Posta un commento