da: Lettera 43
Capelli, un Guru per Parma
Chi è il neoassessore al Bilancio.
Fumata bianca dopo
due settimane. Il Comune a 5 stelle di Parma
ha il suo primo assessore: è Gino Capelli, curatore fallimentare che dal 5 giugno si
occuperà del bilancio municipale. Lo
ha annunciato su YouTube Federico Pizzarotti, il sindaco sotto la lente di media (è
stato recentemente intervistato anche da Chi) e politica, il primo grillino
entrato nella stanza dei bottoni in un Comune capoluogo.
«Abbiamo voluto
partire dal bilancio», ha dichiarato Pizzarotti nel video diffuso via web,
«perché il bilancio va fatto capire a tutti i cittadini».
Si parte dunque
dal nervo scoperto della città ducale: i soldi, i debiti - si parla di oltre
846 milioni di euro - e il rischio concretissimo di crac.
Gino Capelli, esperto di gestioni «estreme»
Non a caso per la
gestione finanziaria è stato scelto Capelli, esperto di gestioni aziendali in
situazione estreme. Classe 1964, parmigiano, commercialista dal 1993, a partire dal 2003 ha preso parte a collegi sindacali di varie società, anche in contesti di
crisi aziendale.
UNA CARRIERA DI CRAC. Di recente il
neoassessore è stato curatore fallimentare delle società Jam Session, Jam
Session Holding e Jam Session Retail, le imprese a capo del gruppo Guru, il
marchio modaiolo della margherita colorata inventata
dal parmigiano Matteo
Cambi, società dichiarate fallite nel 2008 dopo l’arresto del patron. E ha
lavorato anche nell'ambito del crac
Parmalat con funzioni di amministrazione su incarico giudiziario.
CONSULENTE E DOCENTE. Consulente in
materia contabile, civile, penale e della tutela delle persone, il titolare del
Bilancio è pure docente del corso di formazione per l’esercizio professionale
di commercialista organizzato con l’Università degli Studi di Parma. Insomma il
curriculum non gli manca.
LA PRIMA NOMINA. La sua è la prima
nomina effettuta da Pizzarotti, attesa con ansia dall’opposizione comunale
e dai media. A distanza di due settimane dalla straordinaria vittoria
elettorale, il neosindaco non ha infatti ancora composto la Giunta che dovrà essere nominata entro il 15 giugno.
LE CRITICHE: «DOV'È LA TRASPARENZA?». Numerose si sono levate in questi giorni in città le critiche al «Pizza»: «Quanto dovremo aspettare ancora? Cosa sta facendo in municipio? Dov’è la trasparenza tanto sbandierata e promessa in campagna elettorale?».
LE CRITICHE: «DOV'È LA TRASPARENZA?». Numerose si sono levate in questi giorni in città le critiche al «Pizza»: «Quanto dovremo aspettare ancora? Cosa sta facendo in municipio? Dov’è la trasparenza tanto sbandierata e promessa in campagna elettorale?».
Pizzarotti in
realtà non è parso affatto turbato dalle polemiche e ha annunciato per giovedì 14 giugno la prima seduta del Consiglio comunale. In
quell’occasione, ha assicurato, l’intera squadra di governo sarà completa. «Al
massimo mancherà un nome», ha poi precisato.
La rosa per la Cultura: Schianchi, De Lellis e Donati
In totale saranno sette i membri della Giunta, come
annunciato dal sindaco. Stando alle indiscrezioni sarebbero pronti i nomi per
gli incaricati alla Cutura e allo Sport.
EX SOVRINTENDENTI E PROFESSORI. Nel primo caso in
ballo ci sono Lucia Fornari Schianchi,
ex sovrintendente ai Beni storici e artistici di Parma e Piacenza, in
pensione dal marzo 2010, un passato di polemiche striscianti con Vittorio Sgarbi in occasione della
mostra sul Correggio del 2009; Roberto
De Lellis, presidente e direttore generale del Teatro delle Briciole di
Parma dal 1990 al 2000, docente alla Facoltà di Lettere e filosofia
dell’Università di Bologna e Paola Donati, direttrice artistica della
Fondazione Teatro Due di Parma. Allo Sport potrebbe invece finire Giampaolo Montali, ex allenatore di
pallavolo e dirigente sportivo.
«NOMI D'APPARATO». Una rosa di candidati che non soddisfa i critici che hanno avanzato qualche dubbio. «Dov’è il cambiamento promesso?», si sussurra per le vie del centro. «I nomi fatti sono tutti d’apparato, ben introdotti nel ‘sistema’ di potere cittadino».
«NOMI D'APPARATO». Una rosa di candidati che non soddisfa i critici che hanno avanzato qualche dubbio. «Dov’è il cambiamento promesso?», si sussurra per le vie del centro. «I nomi fatti sono tutti d’apparato, ben introdotti nel ‘sistema’ di potere cittadino».
Pizzarotti, dal
canto suo, non ha replicato. Sta continuando - ha assicurato - a valutare
centinaia di curricula giunti insieme con le candidature dei cittadini. È
questa la novità più sostanziale, e discussa, introdotta dalla nuova
amministrazione: le nomine avverranno sulla base del merito, previa adesione,
naturalmente, al programma del Movimento.
LA COMUNICAZIONE VIA WEB. L’altra
«rivoluzione» è la scelta del sindaco di comunicare
decisioni importanti - come la
nomina di Capelli - soltanto via web,
attraverso un apposito canale video inaugurato dal Comune di Parma. «Cos’è, ha paura delle domane dei giornalisti?», è
stato l'affondo della stampa. «E poi perché non indossa la cravatta e dice
'ciao' invece di 'buongiorno'?».
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