Google: la censura web è in aumento
Nel 2010, Google
annunciò la creazione di un sito in
cui gli utenti possono (ancora oggi)
visualizzare tutte le richieste di
cancellazione dei risultati dalle pagine del motore di ricerca (in gergo
tecnico, SERP) da parte di terzi.
Con il nome di Transparency Report, il sito permette ad esempio di osservare
come Microsoft abbia richiesto il ritiro di 24.716 nomi a dominio in Google,
probabilmente per la violazione dei diritti di proprietà intellettuale
(copyright). Queste richieste a volte provengono da governi e Mountain View ha
annunciato che il numero è in continuo aumento.
A differenza delle
richieste inviate dalle aziende che vengono visualizzate in tempo reale, quelle
fatte dai governi richiedono un
processo manuale e sono aggiornate ogni sei mesi. Quindi questo è il quinto
rapporto semestrale. "Purtroppo quello che vediamo da due anni è
inquietante (...) Ci è stato chiesto di
rimuovere i discorsi politici. La situazione è allarmante, non solo perché
mette in pericolo la libertà di espressione, ma anche perché molte di queste
richieste provengono (...) da Paesi occidentali democratici che non sono di
solito limitati dalla censura", ha detto l'analista Dorothy Chou.
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