mercoledì 13 giugno 2012

Siria, denuncia choc dell'Onu: "L'esercito usa i bambini come scudi umani"


Mentre la guerra civile continua, la “diplomazia” degli interessi economici e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti “sconsigliano” interventi militari.
I pacifisti o presunti tali saranno soddisfatti. Mi dovrebbero però spiegare come si mette fine a una guerra civile senza intervenire militarmente. Negoziati, trattative? Certo. E’ ciò che si deve fare. Non si discute.
Se ai pacifisti non disturba, però, ci sarebbe un “piccolo particolare”.
Una delle controparti della trattativa è il dittatore Bashar al-Assad. Che è come dire che nessuna mediazione riuscirà a far cessare le stragi quotidiane.
Ergo: tutto rimane com’è. Ma abbiamo fatto contenti i “pacifisti”…



Siria: Cina, giunti "punto critico"; Nato, "no intervento armato"

La Cina ha riconosciuto che la situazione in Siria è giunta a un punto critico, esprimendo "grande preoccupazione". "La Cina esprime grande preoccupazione per gli sviluppi in Siria. Noi riteniamo che la situazione sia in una congiuntura critica", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Liu Weimin. "Ci auguriamo che le parti in Siria facciano tutto il possibile per proteggere i civili", ha aggiunto Weimin. L'intervento militare in Siria "non è la strada giusta" per fermare la guerra civile in corso nel paese mediorientale. A dirlo è il capo della Nato, Anders Fogh Rasmussen. "In questo momento non vi sono piani" per un'operazione della Nato nel Paese, ha spiegato Rasmussen, per il quale il fallimento del tentativo di trovare un accordo nell'ambito del Consiglio di sicurezza è stato un "grande errore".

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