mercoledì 13 giugno 2012

Il ministro Elsa Fornero: meglio che torni a fare la docente...

Non considero Elsa Fornero un ministro capace.
Una riforma pensionistica che di colpo, senza gradualità, allunga l’età pensionabile di migliaia di persone è tecnicamente in grado di farla chiunque. Se non è stata fatta dal governo precedente, è solo per motivi elettorali, perché anche gli inetti e incapaci servi di Berlusconi potevano scrivere due norme inique per togliere anni di vita a lavoratori che vedevano avvicinarsi l’età della pensione.
L’incapacità della Fornero è ulteriormente dimostrata dal modo in cui ha “gestito” la vicenda degli esodati. Di fronte ad una superficialità, a un grave errore com’è quello di “dimenticarsi”, nello scrivere una riforma, della presenza di persone che hanno accettato l’esodo proposto (quando non imposto) dalle aziende, ci si assume la responsabilità e si opera nel più breve tempo possibile e nel migliore dei modi per risolvere il problema. Esattamente ciò che non ha fatto il ministro (se leggo ancora “ministra” o “signora Fornero” come fa, pure un bravo giornalista di Massimo Riva, riempio i siti in questione d’insulti) Elsa Fornero.

Detto quanto sopra, diversamente da Massimo Riva non credo che il ministro Fornero non volesse la diffusione dei dati per una "concezione elitaria del diritto di conoscenza". Bensì, credo che volesse evitare polemiche, il consueto cicaleccio strumentale. Il che va bene. Va bene nella misura in cui si tratta di prendere un tempo congruo per una verifica prima di diffondere dati. Sei mesi non sono un tempo congruo.
E giacché il ministro Fornero si permette di dire, riferendosi al presidente dell’Inps, che se fosse in una struttura privata ci sarebbero motivi per dimissioni, le ricordo – lo ricordo alla docente Elsa Fornero – che nelle aziende private, diversamente dai ministeri e dalle Università, 6 mesi non sono un tempo congruo. Sono un tempo d’inaccettabile inefficienza. Si viene trombati o dimissionati per tali inefficienze. Può chiedere conferma al suo collega Corrado Passera. Che ne ha trombata di gente. In senso professionale…
Conclusione: Elsa Fornero impari a tacere. Perché se anche fosse accertata una responsabilità da parte del presidente dell’Inps, da qualsiasi parte si valuti il suo comportamento di ministro, ha dimostrato di essere persona inadatta a svolgere il compito.
Taccia. O meglio ancora: si tolga dai coglioni. E’ meglio se rientra nell’alveo protetto del “lavoro” universitario.

Nessun commento:

Posta un commento