da: Lettera 43
La Torre dell'evasione
Un'evasione
fiscale dai numeri record è stata scoperta a Milano dalla Guardia di finanza:
vi sono coinvolte ben 450 società, tutte con domicilio fiscale nella Torre
Velasca, per un totale di 406 evasori. Le indagini sono in corso da due anni e
hanno portato alla denuncia per frode, al momento, per cinque persone ma sembra
il numero sia destinato a crescere.
IN DUE, SENZA
QUALIFICHE, GESTIVANO 1.300 SOCIETÀ. Tutte le società erano inoltre gestite da
un unico studio di consulenze fiscali e tributarie, nel frattempo trasferitosi
però dal famoso edificio milanese in altra sede.
Dalle indagini è emerso anche che quest'attività era coordinata soltanto da due persone, laureate in materie giuridico-economiche ma senza alcuna abilitazione professionale da commercialista e da avvocato.
In totale gestivano 1.300 società, nessuna delle quali, dopo gli accertamenti, è risultata pienamente in regola: i due sono stati denunciati per omesse dichiarazioni fiscali.
Dalle indagini è emerso anche che quest'attività era coordinata soltanto da due persone, laureate in materie giuridico-economiche ma senza alcuna abilitazione professionale da commercialista e da avvocato.
In totale gestivano 1.300 società, nessuna delle quali, dopo gli accertamenti, è risultata pienamente in regola: i due sono stati denunciati per omesse dichiarazioni fiscali.
MANCATE IMPOSTE
SUL REDDITO PER 20 MILIONI. Dapprima la Guardia di finanza ha indagato 49
soggetti economici, scoprendo così 43 evasori totali e accertando l'omesso
versamento di imposte sul reddito delle società per oltre 20 milioni di euro.
Era stata inoltre
evasa l'Iva per più di 1,2 milioni di euro.
La Finanza ha
recuperato a tassazione oltre 15 milioni di Ires e oltre 12 di Irap, con la
conseguente denuncia all'autorità giudiziaria di cinque persone per frode
fiscale.
Ma le indagini
sono destinate a estendersi dato che sono stati segnalati agli uffici
finanziari ulteriori 406 evasori.
Società immobiliari con la sola finalità di elusione
fiscale
Le numerose
società che frodavano sistematicamente il fisco facevano capo
a un unico studio di consulenze, gestito da un quarantenne e un settantenne senza le qualifiche professionali adeguate.
a un unico studio di consulenze, gestito da un quarantenne e un settantenne senza le qualifiche professionali adeguate.
I due,
amministratori o per nomina dei soci o essi stessi soci di minoranza, gestivano
la miriade di aziende e ditte, senza alcuna operatività reale, quasi
esclusivamente per finalità di elusione fiscale, tramite spin-off immobiliari e
di beni di cui le società erano in possesso, quasi sempre appartamenti, e
attraverso passaggi di quote e altri artifici.
«ANNULLAVANO IL
DEBITO D'IMPOSTA CON PRESTANOME». «Le indagini, iniziate nel 2009 a seguito di una
verifica fiscale nei confronti di una importante società operante nel settore
immobiliare» hanno comunicato le Fiamme gialle il 19 giugno «hanno permesso di
appurare che i soci hanno messo in atto una serie di operazioni finanziarie
elusive, volte ad annullare, mediante cessioni in opportuna sequenza di quote
societarie, il debito d'imposta interponendo numerose società di comodo
intestate a prestanome».
Nessun commento:
Posta un commento