Tunisia: "istigazione a omicidio", condanna a 20 anni per Ben Ali
La Tunisia
presenta il conto all’ex presidente Ben Ali. Un tribunale militare lo ha
condannato, in contumacia, a 20 anni di carcere per istigazione all’omicidio.
Il capo del primo
regime travolto dalla primavera araba – si legge nella sentenza – ordinò la
repressione durante la rivoluzione.
Il procuratore
militare aveva richiesto la pena di morte contro Ben Ali – fuggito in Arabia
Saudita – per complicità in pluriomicidio volontario. La corte ha stabilito
anche un risarcimento, per l’equivalente di 125 mila euro, alle famiglie delle
vittime.
“Non ho bisogno di
soldi – dice disperata la madre di Moez Bensaleh, ucciso durante gli scontri di
piazza per aver riconosciuto tra la folla il nipote del dittatore – Darò loro
40 o 60 milioni per avere indietro mio figlio, ma i soldi non possono farlo.
Voglio solo giustizia per mio figlio”.
Il verdetto è
relativo al processo sugli scontri di Ourdanine, città nell’est del paese.
Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio dello scorso anno, il giorno successivo
la fuga di Ben Ali, quattro manifestanti furono uccisi da poliziotti fedeli
dell’ex dittatore. Ben Ali ha già accumulato fino a ora condanne per 66 anni di
prigione in tribunali civili per traffico di droga e distrazione di fondi
pubblici.
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