da: Corriere della
Sera
Missione italiana alla fiera delle fiction
Rai, Mediaset e La7 a Hollywood per scegliere le
nuove serie Usa da inserire nel palinsesto
di Dom Serafini
A maggio, tutti
gli anni, quando i sei principali studios Usa chiamano a raccolta a Hollywood
1.500 alti dirigenti e proprietari di reti Tv da tutto il mondo, è l’unica
volta bene documentata che 50 dirigenti provenienti dall’Italia (da 10 società)
ed oltre 300 dall’America Latina arrivano agli appuntamenti in perfetto orario.
Tanta è la disciplina che gli Usa richiedono ai loro clienti per l’annuale
rituale dei Los Angeles Screenings, durante i quali i broadcaster
internazionali visionano le nuove serie che le reti Tv americane hanno
programmato per la stagione 2012-13.
A questo evento
non è insolito incontrare dirigenti italiani tutti eleganti alle 7,30 del
mattino mentre aspettano davanti all’hotel i pulmini che li porteranno agli
studi. Di studi ne visitano uno o due al giorno per 5 giorni consecutivi.
Quest’anno hanno visionato oltre 49 nuove serie prodotte e scelte tra le 88
puntate pilota ordinate dalle principali reti Tv Usa. Di queste nuove serie, 24
sono fiction e 16 commedie. La Nbc è stata la rete con il maggior numero di
nuove serie prodotte (13) seguita da Abc (10) e Cbs (7).
Impossibile
parlare con Francesco Valle, capo degli acquisti di La 7, anche perché essendo la rete in
vendita, Telecom preferisce che i dirigenti non rilascino dichiarazioni o
commenti. Molto più prodighi di osservazioni sia i dirigenti Mediaset che Rai. Guido Pugnetti, responsabile degli acquisti Tv per la Rai, ha indicato come serie
più idonee quelle prodotte da Cbs, «perché
sono più affini ai gusti del pubblico della Rai». Da tener presente che Cbs ha
un rapporto speciale con la Rai. Pugnetti ha sottolineato come sia «difficile
giudicare dagli episodi pilota
ma fino ad ora lo staff degli acquisti Rai ha
sempre saputo scegliere i prodotti migliori».
E così arriva la
segnalazione per diverse serie Cbs: «Elementary»,
una versione moderna delle avventure di Sherlock Holmes; «Beauty and the Beast», versione poliziesca della fiaba omonima; «Vegas», un western ambientato nella Las
Vegas degli anni ’60; ed «Emily Owens»,
una serie ambientata in un ospedale con Mamie Gummer, figlia di Maryl Streep,
come protagonista. Tra i nuovi prodotti Disney,
Pugnetti ha indicato «Red Widow», la
storia della vedova di un criminale assassinato che prende le redini della sua
impresa. Di Sony Pictures le
preferite sono «The Mob Doctor» su
un medico chirurgo ricattato dalla mafia, e «The Last Resort» sulle peripezie
di un sottomarino nucleare.
Andrea Goretti, capo della direzione acquisti diritti a Mediaset, ha segnalato alcune serie di Warner Bros e Nbc-Universal, visto che la società ha un’esclusiva con entrambi gli studi, ma ci tiene a puntualizzare come Mediaset abbia anche «ottimi rapporti con Disney, Fox e gli altri competitor». Infatti anche lui ha indicato come interessanti «The Mob Doctor» e «The Last Resort» di Sony, e tra le nuove proposte Disney «Red Widow» e «Zero Hour», un intrigante complotto.
Andrea Goretti, capo della direzione acquisti diritti a Mediaset, ha segnalato alcune serie di Warner Bros e Nbc-Universal, visto che la società ha un’esclusiva con entrambi gli studi, ma ci tiene a puntualizzare come Mediaset abbia anche «ottimi rapporti con Disney, Fox e gli altri competitor». Infatti anche lui ha indicato come interessanti «The Mob Doctor» e «The Last Resort» di Sony, e tra le nuove proposte Disney «Red Widow» e «Zero Hour», un intrigante complotto.
Anche se gli studi
americani forniscono all’Italia oltre il 63% della fiction di prima serata e
l’annuale pellegrinaggio ad Hollywood sia obbligatorio, ci sono delle regole che gli studi rispettano: non impongono l’acquisto di intere serie
quando l’ordinazione da parte delle reti Usa è di soli 6 episodi. La richiesta
d’acquisto scatta solamente all’ordinazione di almeno 8 episodi per la Rai e 13
per Mediaset, anche se entrambe preferirebbero una stagione completa, cioè 22
episodi.
Considerando i
tempi per il doppiaggio, una serie
visionata oggi potrà andare in onda in Italia una settimana dopo il
debutto in America sulle reti Mediaset
e ad un anno di distanza per la Rai,
poiché quest’ultima deve rispettare la finestra
«pay», mentre Mediaset acquista per buona parte sia i diritti free che pay.
Per quanto
riguarda il trend, Goretti ritiene che la tendenza Usa influenzi ancora il
palinsesto italiano anche se un po’ meno di una volta. Da segnalare come
curiosità che i dirigenti Rai e Mediaset
non visionano mai assieme le produzioni dei vari studi, preferendo guardare
i programmi in sale riservate.
Nonostante il gran
numero di fiction (preferite dagli italiani), le reti Usa hanno scelto molte
nuove commedie (sitcom). Ad esempio,
Nbc ne ha programmate ben dieci nel suo palinsesto di cui quattro nuove. Era
dal 1977 che non si vedeva un così alto numero di sitcom, quando la Nbc mise in
onda 18 commedie, mentre Cbs ed Nbc ne avevano 12 ciascuna.
Per le reti Tv le
sitcom hanno due vantaggi: occupano mezz’ora invece che l’ora delle fiction
(quindi se non funzionano il rischio è dimezzato) e sono meno costose da
produrre.
Il rischio però
aumenta se queste vengono programmate una di seguito all’altra, con un effetto
trainante se la prima non funziona.
mi incuriosisce Elementary e Beauty and the Beast
RispondiEliminaanche a me attirano queste ma anche The last resort..mi piacciono i sottomarini rosa (operazione sottoveste) o di altro colore!
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