Cate Blanchette è
il nome d’arte di Catherine Elise Blanchett, nata a Melbourne il 14 maggio 1969
dall’unione di Robert e June che, oltre a lei, mettono al mondo il fratello Bob
e la sorella Genevieve.
I primi contatti
con l’arte dello spettacolo avvengono tramite gli studi di danza e pianoforte
che inizia, bambina, in seguito alla morte del padre.
Da adolescente si
accosta alla recitazione nel teatro del collegio metodista che frequenta.
Raggiunta la maggiore età parte per l’Europa.
I casi della vita
fanno sì che da un inconveniente possa nascere un’opportunità: è costretta a
lasciare la Gran Bretagna per un visto scaduto e si ritrova in Egitto. Qui
s’imbatte nella troupe che sta girando un film sul pugilato e Cate è ingaggiata
come comparsa. Una piccola parte che diventa però rivelatrice della strada da
intraprendere per il futuro.
S'iscrive al
‘Sydney’s National Institute of Dramatic
Arts’ continuando a recitare in teatro e ottiene parti in alcune serie
televisive.
Al cinema arriva nel 1997 con ‘Paradise Road’
di Bruce Beresford. Ma è l’anno successivo, con Elisabeth, diretta da Shekhar Kapur, che si fa conoscere e apprezzare.
Un’ interpretazione perfetta con cui ottiene il Golden Globe come migliore attrice drammatica e una nomination
all’Oscar.
Nonostante il
successo improvviso di pubblico e di critica, i film successivi non sono al
livello di Elisabeth. Da ‘Il marito
ideale’ a ‘Il talento di Mr. Ripley’
a ‘The Gift’
Deve arrivare la trilogia de Il Signore degli Anelli di
Peter Jackson, dove interpreta Galadriel, per ridarle successo pubblico e
critica e ritorna tra le attrici più apprezzate nel film ‘Veronica Guerin – il prezzo del coraggio’ di Joel Schumacher.
Nel 2004, Martin Scorsese la sceglie per il ruolo di Katharine Hepburn in ‘The
Aviator’ e con questa interpretazione conquista l’Oscar come migliore attrice non protagonista e lo IOMA per la medesima categoria.
Nel 2006 arriva
sugli schermi con ‘Diario di uno
scandalo’, del regista inglese Richard Eyre e a fianco di Judi Dench.
Entrambe le interpreti ricevono una nomination agli Oscar. Nel 2007 esce ‘Intrigo a Berlino’, per la regia di Steven
Soderbergh; il partner maschile è George Clooney.
Ritorna nel ruolo
di Elisabetta d’Inghilterra con ‘Elisabeth:
The Golden Age’, seguito del film che l’ha affermata nell’universo
cinematografico.
E’ l’unica donna
in ‘Io non sono qui’, film
autobiografico sulla vita di Bob Dylan diretto e co-sceneggiato da Todd Haynes
e Oren Moverman. Per questa sua interpretazione riceve la Coppa Volpi alla 64ª Mostra del cinema di Venezia e un Golden Globe.
Nel 2008 riceve ancora due nomination agli Oscar: una come miglior attrice protagonista
per ‘Elisabeth: The Golden Age’, e
l’altra come migliore attrice non protagonista per ‘Io sono qui’. Nessuna delle nomination le procura una statuetta ma
arriva un altro riconoscimento importante: lo Ioma 2008 come migliore attrice
non protagonista per l’interpretazione del film su Bob Dylan.
Il 5 dicembre 2008
riceve la “consacrazione” con la sua stella nella Hollywood Walk of Fame.
Non ci si può
dimenticare di Cate ne ‘Il curioso caso
di Benjamin Button’ di David Fincher, dov’è accanto a Brad Pitt nell’interpretare
Daisy, la donna di cui Benjamin sarà innamorato per tutta la vita.
Nel 2010 è Lady
Marion nell’edizione ‘Robin Hood’ di
Ridley Scott a fianco di Russel Crowe.
La prima volta che
ho visto Cate Blanchette è stato in Elisabeth. Da allora, è una delle mie
attrici preferite e una di quelle che considero più dotate. Per questo motivo
l’ho seguita nei film successivi. Le mie preferenze vanno a ‘Elisabeth’, ‘Diario
di uno scandalo’ e ‘Il curioso caso di Benjamin Button’.
In ‘Robin Hood’, Cate
non ha dovuto fare grandi sforzi perché nel personaggio ha riversato alcuni dei
lati che già ci aveva fatto conoscere. Ho guardato con una certa difficoltà il
seguito di Elisabeth. Giusto perché c’era lei.
Mi piacerebbe
vederla in ruoli più brillanti perché la ritengo un’attrice completa.
Un tocco di…privato
Cate è sposata dal
1997 con il produttore Andrew Upton con il quale ha avuto tre figli maschi: Dashiell
John, nato nel 2001, Roman Robert nel 2004 e l’ultimo nato nel 2008: Ignatius
Martin.
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