da: Il Fatto
Quotidiano
Nomine Rai: Colombo e Tobagi i nomi segnalati dalle
associazioni al Pd
Bersani: "Orgogliosi di sostenere queste
personalità". Polemiche tra i democratici. Pervenuti alla Vigilanza quasi
200 curriculum. Per valutarli Zavoli punta a "dare altri tre giorni di
tempo ai commissari prima di iniziare a votare"
Il Pd
non avrebbe partecipato alle nomine Rai. Per questo Bersani aveva
chiesto aiuto a una rosa di quattro associazioni (‘Se
non ora quando’, ‘Libera’, ‘Libertà e Giustizia’ e il ‘Comitato per la libertà
e il diritto all’informazione’) incaricate di suggerire i nomi dei
candidati da sottoporre alla commissione di Vigilanza. Oggi, come
anticipato dal fattoquotidiano.it, si è svolta la riunione decisiva per trovare
la quadra e dopo sei ore di confronto è stato trovato l’accordo su Gherardo
Colombo e Benedetta Tobagi.
Il segretario dei
democratici è convinto che il metodo abbia funzionato, a dispetto delle
critiche raccolte anche nel suo partito, e intende riproporlo ora per un altro
capitolo spinoso, la riforma della governance Rai. ”Siamo orgogliosi di
sostenere queste personalità, di cui ovviamente rispetteremo l’assoluta
indipendenza”, ha detto Bersani che non intende lasciarsi condizionare da chi
ha subito puntato il dito contro l’inesperienza dei due candidati sul mondo della
tv. L’ex magistrato di Mani
pulite, si fa notare al Nazareno, è un esperto di diritto societario. La
figlia di Walter
Tobagi, ucciso dalle Br nel 1980, ha acquisito una grande autorevolezza
come giornalista e scrittrice. “Accolgo senz’altro l’invito a un confronto
immediato sui temi dell’informazione e di riforme più generali rivoltomi dalle
associazioni”, ha assicurato Bersani, “mi auguro che questa vicenda segni un
punto di partenza perche’ la politica e l’impegno civico, nella loro autonomia,
migliorino nel profondo il nostro Paese”. Colombo stasera, ai microfoni de La
Zanzara di Radio 24,
si è detto “disponibile a fare questa nuova esperienza in Rai, ho dovuto mandare anche un curriculum vitae”. Poi ha aggiunto di non avere parlato con Bersani, ma soltanto con le associazioni.
si è detto “disponibile a fare questa nuova esperienza in Rai, ho dovuto mandare anche un curriculum vitae”. Poi ha aggiunto di non avere parlato con Bersani, ma soltanto con le associazioni.
Nel partito però
sorgono anche alcune critiche, tanto più dopo che le associazioni cattoliche si
sono invece rifiutate di indicare loro candidati e hanno stigmatizzato il
“criterio deplorevole”. Una
linea condivisa nel Pd da Beppe Fioroni, che già aveva invitato Monti a
nominare direttamente i 7 consiglieri (oltre
all’azionista del Tesoro Marco Pinto e all’indicazione del presidente Luigi
Gubitosi).”La politica deve decidere se vuole una riforma sostanziale della
governance della Rai con il coinvolgimento della società civile”, ha detto, ma
“in modo trasparente”. Altrimenti “anche apprezzabili tentativi finora fatti
non garantiscono appieno il superamento di logiche spartitorie, ideologiche o
di parte, ha assicurato. Un invito a valutare con attenzione il documento del
Forum dei cattolici è arrivato anche da Giorgio Merlo, componente della
Vigilanza come Mauro Ceruti, ben più duro con il segretario. Il rischio, ha
detto il senatore, è che “pur con persone eticamente autorevoli si torni a
logiche spartitorie odi appartenenza ovvero di mettere un cerotto che non cura
lamalattia”. Sprezzante Mario Adinolfi, al suo debutto oggi alla Camera.
Colombo e Tobagi “sono persone inadatte alla Rai”, ha commentato, e “Bersani è
in confusione”.
Tra le
associazioni, “Se non ora quando” ha avanzato a Zavoli la proposta di una rosa
di sei nomi di donne per il prossimo cda. Sei candidature “di indiscusso valore
ed esperienza che variamente contribuiscono a rendere l’Italia un ‘Paese per
donne’: Dacia Maraini, Chiara Saraceno, Lorella
Zanardo, Flavia Nardelli, Benedetta Tobagi, Evelina Christillin“. Nel
giorno in cui si chiude la presentazione del curriculum alla Vigilanza, il
presidente Zavoli ha detto che ”alle 19.30 le candidature pervenute agli
uffici della commissione erano 193. Quindi non è difficile ipotizzare che al
termine fissato per le 21 saranno circa 200″. Zavoli trova che questa
partecipazione sia “un atto di fiducia da parte della società civile” e per
consentire un’adeguata valutazione dei cv, domani ha intenzione di convocare l’ufficio
di presidenza. Lì avanzerà “la proposta di dare altri tre giorni di tempo ai
commissari prima di iniziare a votare: l’ipotesi è che la commissione possa
riunirsi lunedì prossimo per iniziare a votare e non questo giovedì”.
Nessun commento:
Posta un commento