Se fosse vero ciò
che scrive L’Espresso, avrei delle “convergenze di pensiero” con Silvio Berlusconi.
Mi devo preoccupare?!...
Dopo il voto delle
ultime amministrative scrivevo, infatti, che: “Silvio lo sa. Ci sono due candidati che possono succedergli: http://taccuinodiunamarziana.blogspot.com/2012/05/elezioni-amministrative-2012-trio-abc.html
Non “capisco” (si
fa per dire…) perché Renzi si risenta
per questo articolo. Gli autori non scrivono di un accordo Renzi-Berlusconi,
benì, di qualcosa che ha una pertinenza
e logica considerando le
caratteristiche del sindaco di Firenze. Vale a dire: che si presenti con una sua lista chiedendo adesioni al suo
programma. A Matteo Renzi non resta che non accettare certe adesioni…
Berlusconi: il piano segreto per Renzi premier
'L'Espresso' è entrato in possesso del documento
riservato messo a punto per il Cavaliere da un gruppo ristretto di consiglieri
capeggiati da Dell'Utri e Verdini (oltre che dal suo nuovo guru Volpe Pasini).
Risultato: via il Pdl e quasi tutti i suoi dirigenti, nasce una Lista Civica
nazionale che dovrà allearsi con il sindaco di Firenze, destinato a Palazzo
Chigi. Obiettivo: salvare Silvio dai giudici e (se possibile) farlo eleggere
Presidente della Repubblica
di Tommaso Cerno e Marco Damilano
Il documento
circolava ieri riservatamente nell'aula di Palazzo Madama mentre i senatori si
apprestavano a votare per l'arresto di Luigi Lusi. Appena arrivato da Milano,
top secret, affidato soltanto a un ristrettissimo gruppo di notabili
berlusconiani. Nessun file, solo carta, come ai bei vecchi tempi. Otto pagine
dattiloscritte più la copertina, titolo "La
Rosa Tricolore", sottotitolo "Un
Progetto per Vincere le elezioni politiche 2013". E il simbolo, una
rosa stilizzata con i petali rossi, bianchi e verdi su tutte le pagine.
Dopo giorni di indiscrezioni sempre smentite, ecco per la prima volta messo nero su bianco il piano di Silvio Berlusconi per superare indenne il disastro del Pdl, dato in picchiata nei sondaggi, e provare a vincere alle prossime elezioni, tra un anno o nel 2012 «nel caso di voto anticipato», si legge nel documento, nell'eventualità più che mai attuale che il governo Monti venga fatto cadere.
Un piano in tre mosse. Primo, azzerare l'attuale Pdl, considerato in blocco «non riformabile» insieme a tutti i suoi dirigenti (con un singolare eccezione: Denis Verdini).
Secondo, costruire un network di liste di genere
(donne, giovani, imprenditori) tutte precedute dal logo "Forza".
E, infine, l'idea
più clamorosa: candidare un premier a
sorpresa, pescato come nel calcio mercato dalla squadra avversaria: non
Luca Cordero di Montezemolo né Corrado Passera né tantomeno il povero Angelino
Alfano. Ma il giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi, oggi candidato in
pectore alle primarie del Pd.
Pdl tutti a casa. E senza tv.
Il presupposto
dell'operazione Rosa Tricolore è la catastrofe dell'attuale centrodestra e del
partito azzurro. «Il Pdl», si legge, «appare non riformabile e i suoi dirigenti
hanno un tale attaccamento alla proprio posto di privilegio da considerare come
fondamentale la sopravvivenza solo di se stessi. Miracolati irriconoscenti
appiccicati sulle spalle di Berlusconi». Il rischio è che la sconfitta del Pdl
trascini con sé anche «la fine politica» del Cavaliere. E non solo: «La
sconfitta toglierebbe a Berlusconi la sola protezione contro chi lo vuole morto
finanziariamente, giudizialmente e fisicamente».
Insomma, i capi
del Pdl, pur di non soccombere, condannerebbero al patibolo il loro creatore
Silvio. Con alcune eccezioni. Più di tutti, Denis Verdini, «che ha dimostrato
capacità di lavoro e di risultato organizzativo ed operativo», ma anche il
coordinatore lombardo Mario Mantovani. Soluzione radicale: «la sola svolta
possibile sarebbe le loro dimissioni dai ruoli di partito, la loro scomparsa
dai giornali e dal video e la loro non ricandidatura», eccezion fatta per chi
ha un solo mandato. Insomma, si salva Maria Rosaria Rossi.
E a casa, e pure senza telecamere, i «professionisti della politica»: La Russa, Gasparri, Frattini, Quagliariello, Cicchitto, Matteoli, Brunetta, Sacconi... E naturalmente il segretario Alfano, «che aveva la possibilità di dimostrare la sua leadership e invece non ha fatto nulla dimostrando di far parte a pieno titolo della vecchia classe dirigente che i cittadini chiedono che venga sostituita con facce nuove giovani e non».
Dalla Brambilla a Marco Rizzo
Un progetto di
rottamazione? Molto di più: il Piano di Rinascita Berlusconiana si richiama
esplicitamente a Beppe Grillo. Un movimento leggero, solo nazionale, senza
apparati regionali, costi bassissimi, senza finanziamento pubblico e, svolta
epocale per Sua Emittenza, con la Rete al posto della tv. Un network che mette
insieme lo spirito vincente di Forza Italia '94 e la lezione di 5 Stelle.
Organizzazioni di genere: «Forza Donne. Forza Imprenditori. Forza Giovani». E
poi studenti, pensionati, pubblici dipendenti. Tutti raggruppati in un
movimento nazionale, le cui ipotesi di nome sono Forza Silvio oppure Forza
Italiani.
Una lista del genere, si calcola, potrebbe valere con quel che resta del Pdl il 28-30 per cento dei voti. Cui andrebbero aggiunti i consensi raccolti dal bouquet di liste fiancheggiatrici già pronto. Si va dalla Destra di Storace alla lista Sgarbi ("Rivoluzione") ai pensionati alle new entries.
Una lista del genere, si calcola, potrebbe valere con quel che resta del Pdl il 28-30 per cento dei voti. Cui andrebbero aggiunti i consensi raccolti dal bouquet di liste fiancheggiatrici già pronto. Si va dalla Destra di Storace alla lista Sgarbi ("Rivoluzione") ai pensionati alle new entries.
La lista
Santanchè, gli animalisti della Brambilla, una fantomatica nuova Alleanza
democratica con gli ex dc, una Lista Sud e una Lista Nord («se salta l'accordo
con la Lega») e la nuova di zecca Siamo Italia affidata all'ex supercommissario
Guido Bertolaso. Tutte insieme le liste pro-Silvio potrebbero toccare tra il 37
e il 42 per cento. Competitive con Grillo, che scenderebbe al 12 per cento. E
soprattutto con il Pd e con il centrosinistra oggi dato per vincente.
Contando anche su
qualche quinta colonna nel campo avversario: per esempio il comunista Marco
Rizzo. Per togliere voti alla coalizione di Bersani «potrebbe essere di
interesse sostenere la presenza del gruppo di Marco Rizzo affinché si presenti
alle elezioni politiche». Quando si dice la doppiezza: Berlusconi
anti-comunista nelle piazze, sponsor di Rizzo nelle stanze dei patti
elettorali.
Matteo Silvio
Ma la sorpresa più
grande il Piano B. la riserva quando si arriva a parlare di chi potrebbe essere
il prossimo candidato premier. «Fermo restando che nessuno potrebbe svolgere
questo compito meglio di Berlusconi, questo vale solo se lui sente il grande
fuoco dentro di sempre». Se invece il fuoco del Cavaliere fosse intiepidito,
sarebbe meglio pensare a un nome nuovo. Alfano? «Non crea trascinamento e
emozioni». Montezemolo? «Troppo elitario e tentennante». Passera? «Privo di
carisma e di capacità decisionali forti. La permanenza nel governo Monti non lo
aiuta».
E allora la sola cosa da fare, «folle, geniale», è schierare il campione del campo avverso: «Il solo giovane uomo che ci fa vincere: Matteo Renzi». Il sindaco di Firenze? Ma non è del Pd? Certo. Ma chi ha scritto il documento ricorda con lucidità che il rottamatore è inviso ai dirigenti del partito e alla Cgil, mentre è apprezzato dagli elettori del centrodestra. «Se Berlusconi glielo chiedesse pubblicamente non accetterebbe. Sarebbe un errore fare una richiesta pubblica da parte del leader», che pure conosce e stima Renzi, annota il testo, ricordando gli incontri di Arcore tra il sindaco e il Cavaliere. «Bisogna che Renzi si candidi da solo con la sua lista Renzi e che apra a tutti coloro che condivideranno il suo programma (ovviamente preventivamente concordato). A quel punto la nuova coalizione di centrodestra si confronterà con lui e deciderà di sostenerlo per unità di vedute e di programmi». Lista Renzi e Forza Silvio insieme. E le primarie annunciate del Pd, dove Renzi dovrebbe sfidare Bersani? Non si faranno mai, scommettono gli autori del documento, che si ritengono ben informati.
Nuovi inni e vecchi condoni
Il programma. I
punti forti sono da berlusconismo d'antan. Via le tasse dalla prima casa, via
le intercettazioni e carcere preventivo, via i limiti troppo stretti per l'uso
dei contanti. E poi abolizione di Equitalia, un «grande condono» e
presidenzialismo. Ma la rivoluzione sarà nella forma: un programma già composto
di disegni di legge da approvare senza emendamenti entro cento giorni per le
leggi ordinarie e dodici mesi per le leggi costituzionali.
E poi, sembra una
notazione frettolosa, c'è da eleggere il Presidente della Repubblica. Il
candidato non è specificato, ma si può immaginare chi sia. Un piano così
minuzioso non poteva dimenticare la colonna sonora, i gadget e le parole
d'ordine. L'inno «sarà quello di Forza Italia adeguato al nuovo nome». E c'è
già l'indirizzo web: rosatricolore.it
che si aggiunge ai già esistenti forzasilvio.it
e forzaitalia.it.
Il circolo Dell'Utri
Il circolo Dell'Utri
Fantapolitica? Se
lo chiedono alla fine anche gli estensori del Piano. E ci sarebbe da pensarlo
se non fosse per altri indizi che portano direttamente nel cuore di Arcore e di
Palazzo Grazioli. A registrare il domino web di Rosa Tricolore il 23 aprile
scorso è stato Diego Volpe Pasini, da ormai quasi due anni fra i più intimi
consiglieri dell'ex premier. Imprenditore dalle alterne fortune, cinquantuno
anni, romano di nascita ma friulano di adozione, tra i fondatori di Forza
Italia nel 1994, animatore della lista Sgarbi, dopo anni burrascosi è rientrato
nell'inner circle di Berlusconi forte degli antichi rapporti con il senatore
Marcello Dell'Utri, mai interrotti nel corso degli anni, e di una più recente
amicizia con il coordinatore Verdini. E' lui il probabile estensore del Piano,
partorito all'interno della fondazione che è stata incaricata da Berlusconi di
rinnovare il Pdl. Da mesi lavorava in silenzio, questo è il primo risultato. Che dimostra come per
tornare a vincere bisogna ripartire dagli amici di sempre, quelli che fondarono
Forza Italia. Dell'Utri e il suo sodale della P3 Verdini, per esempio. Il
futuro ha un cuore antico: anche per Berlusconi.
Come al solito sono in ritardo...(o almeno spero di non aver preso una cantonata :)) Buon Compleanno mia carissima Dany....
RispondiEliminaFegg
Ciao Fegg!...grazie per gli auguri!
RispondiEliminaun abbraccio e un bacione!