Errore drammatico
Alfano Bersani
Casini hanno lanciato il loro personalissimo urlo di dolore: cancellare i soldi
pubblici ai partiti sarebbe un errore drammatico, in quanto consegnerebbe la
politica ai ricchi e alle lobby. Sacrificando, immagino, la confraternita di
monache e filosofi che l’ha guidata negli ultimi vent’anni. Con buona pace
della dirigenza del Pd, permalosa assertrice di una «diversità» che le cronache
degli ultimi mesi hanno reso in gran parte immaginaria, chi critica la sordità
della Casta non è un demagogo. Sa che la
buona politica è tale solo se viene finanziata dai contribuenti. Ma a tre
condizioni: che ogni dieci anni ci sia un ricambio completo del personale (la
corruzione prolifera negli stagni), che i politici siano scelti dagli elettori,
e che siano molti di meno: non il milione di persone che traffica nel
sottobosco dei partiti e delle istituzioni da essi occupate.
Peccato che di questi temi nell’urlo di ABC non vi sia traccia. I tre capi della maggioranza non vogliono cancellare gli emolumenti pubblici ai partiti. Ma si guardano bene anche solo dal dimezzarli. Promettono, bontà loro, maggiori controlli affinché i tesorieri non possano più spostare milionate di euro all’insaputa dei loro astutissimi leader, ma lasciano la sanzione al Parlamento, cioè a se stessi. Il vero errore drammatico, agli occhi dei cittadini, è che al culmine di una crisi che sta atterrando l’Italia l’unico documento congiunto che ABC abbiano sentito l’esigenza di firmare sia quello a tutela dei loro interessi.
Peccato che di questi temi nell’urlo di ABC non vi sia traccia. I tre capi della maggioranza non vogliono cancellare gli emolumenti pubblici ai partiti. Ma si guardano bene anche solo dal dimezzarli. Promettono, bontà loro, maggiori controlli affinché i tesorieri non possano più spostare milionate di euro all’insaputa dei loro astutissimi leader, ma lasciano la sanzione al Parlamento, cioè a se stessi. Il vero errore drammatico, agli occhi dei cittadini, è che al culmine di una crisi che sta atterrando l’Italia l’unico documento congiunto che ABC abbiano sentito l’esigenza di firmare sia quello a tutela dei loro interessi.
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