lunedì 30 aprile 2012

Amici 11: i “criteri” della giuria tecnica (?!)….


Riporto il post di Malaparte su Tvblog e uno dei commenti.


La giuria tecnica di Amici e "la migliore delle scelte possibili" 
di Malaparte

Su La Stampa di oggi, nello spazio che dedica ad Amici, Luca Dondoni racconta della scelta della giuria tecnica di sabato sera, quando - riassumiamo per chi non c’era -, dovendo decidere chi salvare fra Marco Carta e Pierdavide Carone, per mandare uno dei due al ballottaggio definitivo contro Annalisa Scarrone, i giornalisti si pronunciavano in favore di Carta, non perché lo ritenessero più meritevole ma perché lo consideravano troppo forte al televoto. E quindi rimettevano al giudizio del pubblico Carone ed Annalisa.
Ora. Fermo restando che, forse, bisognerebbe recuperare un concetto molto caro al sottoscritto - ovvero, l’assurdità della competizione quando si parla di arte, già teorizzata, per dire, da un ottimo Stefano Bollani -, il discorso meriterebbe un po’ di analisi.
Perché se la giuria tecnica ha scelto di “salvare” un concorrente che riteneva meno meritevole solo perché questo appare favorito al televoto, questo significa che ci sono questioni, a monte, che evidentemente non funzionano nel meccanismo. Il televoto non funziona. Il rapporto fra giuria tecnica e televoto non funziona.
Il fatto, paradossale, che per evitare di crear vittime sacrificali la giuria tecnica debba fare una scelta in favore di qualcuno per poi precisare che, in un altro mondo possibile, quella non sarebbe stata la loro scelta, come ha spiegato un imbarazzato Andrea Laffranchi (CorSera), crea a sua volta altri equivoci e scontenta tutti:
scontenta i fan di Marco Carta, che vedono sminuito il loro beniamino. Ma scontenta anche chi vorrebbe che una giuria tecnica giudicasse tecnicamente e senza strategie. Il tutto, poi, si presterà a polemiche ulteriori se e quando Marco Carta dovesse eliminare anche, per dire, Alessandra Amoroso ed Emma Marrone.
Ciò detto, dunque, ammesso e non concesso che la scelta della giuria tecnica fosse «la migliore possibile», come scrive Dondoni, forse è il meccanismo in cui la giuria tecnica si è incastrata, che non è “il migliore possibile” e che si presta a polemiche e a risultati poco credibili. Forse, la giuria tecnica dovrebbe semplicemente giudicare tecnicamente: se invece fa strategia, sceglie in maniera poco chiara e poi deve chiarire il perché, allora è naturale che arrivino le critiche.

Commento al post di Malaparte di TheKoba:

Anche tu cadi nel GRANDE EQUIVOCO del FANTOMATICO TELEVOTO.
E mi spiego:
In una trasmissione come Amici, costruita autorialmente per premiare le storie di amori o disagi post-adolescenziali, le difficoltà del ceto sociale di provenienza, il telefoto è funzionale non al talento effettivo o la credibilità artistica di un eventuale concorrente, ma alla sua ESPOSIZIONE MEDIATICA spendibile al pubblico di riferimento: teen-ager in calore, madri e nonne che da una parte vivono come mamme-nonne surrogate dei loro beniamini, e dall’altra si immedesimano nelle ragazzine che erano attraverso le loro figlie.
Amici è prima di tutto TELEVISIONE.
Il ballo è ridotto a COMPRIMARIO del programma, e l’introduzione di Belen Rodriguez ne suggella il senso: NON IMPORTA SAPER BALLARE, importa prima di tutto portare il REALITY della propria vita, fino all’epilogo della storia d’amore proibita e punita provvidenzialmente con l’incidente motoristico.
La Sanguinaria, che genio è e se ne deve dar atto, subodorando sempre in anticipo gli umori del pubblico, lavora per sottrazione, toglie invece di aggiungere: ha cambiato stile, lo ha capito prima di altri, NON ESIBISCE TUTTO SUBITO, ma FA ANNUSARE la MORBOSITA’, creando un VOYEURISMO ESASPERATO ma al contempo SOBRIO.
Amici è prima di tutto SOAP OPERA.
E’ la somma di storie dei suoi protagonisti.
Cantanti e ballerini sono banali, incapaci, impreparati, non solo al canto, ma ALLA VITA, all’essere ARTISTA in generale.
Sono bambini che vogliono fare il gioco dei grandi, ma bambini rimangono.
Le GIURIE TECNICHE SONO FUORILUOGO in questo contesto, se non nell’ammantare maldestramente di serietà il funzionamento del programma, che guarda caso è sempre macchinoso, forzato e modificabile alle logiche del REALITY, delle storie provvidenziali, non certo delle carriere artistiche che rimangono PRETESTO E CONTORNO.


E i giornalisti TECNICI sono semplicemente come i giornalisti di guerra EMBEDDED: sono legati a coloro che dovrebbero controllare a doppio nodo, non possono parlarne male, o VENGONO ELIMINATI, e il loro cono di luce si spegne miseramente.
******
Alla fine quello che conta è, da casa, veder vincere per una notte, il proprio beniamino, giusto per identificarsene, per poter convincersi che anche a chi è a casa un giorno potrà essere lì a trionfare con le proprie miserie.
E Maria, da vera VOLPE, si nutre di tutto ciò, allestendo teatralmente professionalmente e una recita dove ognuno recita la propria parte, pensando di essere necessario e insostituibile.
Ma il VERO DEUS EX MACHINA è sempre Lei, e tutto è deciso da Lei, perché ad Amici vince solo AMICI.
TUTTO E’ AUTOREFERENZIALE.
Il resto son solo chiacchiere.

Nessun commento:

Posta un commento