Riporto
il post di Malaparte su Tvblog e uno dei commenti.
La giuria tecnica di Amici e "la migliore delle scelte possibili"
di Malaparte
Su La
Stampa di oggi, nello spazio che dedica ad Amici, Luca Dondoni racconta
della scelta della giuria tecnica di sabato sera, quando - riassumiamo per chi
non c’era -, dovendo decidere chi salvare fra Marco Carta e Pierdavide
Carone, per mandare uno dei due al ballottaggio definitivo contro Annalisa
Scarrone, i giornalisti si pronunciavano in favore di Carta, non
perché lo ritenessero più meritevole ma perché lo consideravano troppo forte al
televoto. E quindi rimettevano al giudizio del pubblico Carone ed Annalisa.
Ora.
Fermo restando che, forse, bisognerebbe recuperare un concetto molto caro al
sottoscritto - ovvero, l’assurdità della competizione quando si parla di arte,
già teorizzata, per dire, da un
ottimo Stefano Bollani -, il discorso meriterebbe un po’ di analisi.
Perché se
la giuria tecnica ha scelto di “salvare” un concorrente che riteneva meno
meritevole solo perché questo appare favorito al televoto, questo significa che
ci sono questioni, a monte, che evidentemente non funzionano nel meccanismo. Il
televoto non funziona. Il rapporto fra giuria tecnica e televoto non funziona.
Il fatto,
paradossale, che per evitare di crear vittime sacrificali la giuria tecnica
debba fare una scelta in favore di qualcuno per poi precisare che, in un altro
mondo possibile, quella non sarebbe stata la loro scelta, come ha spiegato un
imbarazzato Andrea Laffranchi (CorSera), crea a sua volta
altri equivoci e scontenta tutti:
scontenta i fan di Marco Carta, che vedono
sminuito il loro beniamino. Ma scontenta anche chi vorrebbe che una giuria
tecnica giudicasse tecnicamente e senza strategie. Il tutto, poi, si presterà a
polemiche ulteriori se e quando Marco Carta dovesse eliminare anche, per dire,
Alessandra Amoroso ed Emma Marrone.
Ciò
detto, dunque, ammesso e non concesso che la scelta della giuria tecnica fosse
«la migliore possibile», come scrive Dondoni, forse è il meccanismo in cui la
giuria tecnica si è incastrata, che non è “il migliore possibile” e che si
presta a polemiche e a risultati poco credibili. Forse, la giuria tecnica
dovrebbe semplicemente giudicare tecnicamente: se invece fa strategia, sceglie
in maniera poco chiara e poi deve chiarire il perché, allora è naturale che
arrivino le critiche.
Commento
al post di Malaparte di TheKoba:
Anche tu
cadi nel GRANDE EQUIVOCO del FANTOMATICO TELEVOTO.
E mi
spiego:
In una
trasmissione come Amici, costruita autorialmente per premiare le storie di
amori o disagi post-adolescenziali, le difficoltà del ceto sociale di
provenienza, il telefoto è funzionale non al talento effettivo o la credibilità
artistica di un eventuale concorrente, ma alla sua ESPOSIZIONE MEDIATICA
spendibile al pubblico di riferimento: teen-ager in calore, madri e nonne che
da una parte vivono come mamme-nonne surrogate dei loro beniamini, e dall’altra
si immedesimano nelle ragazzine che erano attraverso le loro figlie.
Amici è prima di tutto TELEVISIONE.
Amici è prima di tutto TELEVISIONE.
Il ballo
è ridotto a COMPRIMARIO del programma, e l’introduzione di Belen Rodriguez ne
suggella il senso: NON IMPORTA SAPER BALLARE, importa prima di tutto portare il
REALITY della propria vita, fino all’epilogo della storia d’amore proibita e
punita provvidenzialmente con l’incidente motoristico.
La
Sanguinaria, che genio è e se ne deve dar atto, subodorando sempre in anticipo
gli umori del pubblico, lavora per sottrazione, toglie invece di aggiungere: ha
cambiato stile, lo ha capito prima di altri, NON ESIBISCE TUTTO SUBITO, ma FA
ANNUSARE la MORBOSITA’, creando un VOYEURISMO ESASPERATO ma al contempo SOBRIO.
Amici è
prima di tutto SOAP OPERA.
E’ la
somma di storie dei suoi protagonisti.
Cantanti
e ballerini sono banali, incapaci, impreparati, non solo al canto, ma ALLA
VITA, all’essere ARTISTA in generale.
Sono
bambini che vogliono fare il gioco dei grandi, ma bambini rimangono.
Le GIURIE
TECNICHE SONO FUORILUOGO in questo contesto, se non nell’ammantare
maldestramente di serietà il funzionamento del programma, che guarda caso è
sempre macchinoso, forzato e modificabile alle logiche del REALITY, delle
storie provvidenziali, non certo delle carriere artistiche che rimangono
PRETESTO E CONTORNO.
E i
giornalisti TECNICI sono semplicemente come i giornalisti di guerra EMBEDDED:
sono legati a coloro che dovrebbero controllare a doppio nodo, non possono
parlarne male, o VENGONO ELIMINATI, e il loro cono di luce si spegne
miseramente.
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Alla fine quello che conta è, da casa, veder vincere per una notte, il proprio beniamino, giusto per identificarsene, per poter convincersi che anche a chi è a casa un giorno potrà essere lì a trionfare con le proprie miserie.
Alla fine quello che conta è, da casa, veder vincere per una notte, il proprio beniamino, giusto per identificarsene, per poter convincersi che anche a chi è a casa un giorno potrà essere lì a trionfare con le proprie miserie.
E Maria,
da vera VOLPE, si nutre di tutto ciò, allestendo teatralmente professionalmente
e una recita dove ognuno recita la propria parte, pensando di essere necessario
e insostituibile.
Ma il
VERO DEUS EX MACHINA è sempre Lei, e tutto è deciso da Lei, perché ad Amici
vince solo AMICI.
TUTTO E’
AUTOREFERENZIALE.
Il resto
son solo chiacchiere.
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