lunedì 30 aprile 2012

Amici 11, quinta puntata: votazioni, uno dei meccanismi soap di Maria De Filippi


In merito alle considerazioni di Malaparte (post sotto) sulla votazione della giuria tecnica (?!)....

Una giuria tecnica dovrebbe valutare in base a criteri oggettivi distinguendo e controllando le emotività soggettive. Nella fattispecie, avrebbe dovuto scegliere chi riteneva migliore e più meritevole. Ha invece fatto una scelta tattica. Che però, è implicitamente una valutazione di merito. La loro preferenza era tra Annalisa e Pierdavide Carone, non Marco Carta.

Si può essere d’accordo o no con la decisione di una giuria se a questa riconosciamo competenza e credibilità. Discutere i giudizi di una giuria autentica ha un senso. Conoscere le argomentazioni è interessante. Ma se mancano i due presupposti base: competenza e credibilità, si tratta solo di una parte di trama della soap Amici (per usare la similitudine del commentatore in Tvblog).
Ci saranno anche da fare dei distinguo (quali?), ma nel complesso, questa giuria è “dipendente” da Maria De Filippi e dai suoi prediletti. Non è autentica. E’ parte di un meccanismo che non decide, ma subisce per opportunismo o imbecillità. Non c’è da stupirsi e quindi non ha particolare rilevanza che alcuni giornalisti definiti “critici musicali” abbiano fatto prevalere un criterio tattico. Perché, sarebbero stati in grado di fare un altro tipo di valutazioni?
Piuttosto, mi pare che ci sia qualcos’altro sul quale impegnare brevemente i neuroni.

C’è che la conduttrice decide a suo piacere se e quando svelare i singoli voti. Il contrario di X Factor, dove ad ogni
esibizione i giudici sono chiamati ad esprimere un parere. Anche in X Factor a volte prevalgono i tatticismi ma questo perché i giudici sono anche i capo squadra. E’ il meccanismo del format – stabilito dall’inizio e non variabile dagli autori e dal conduttore – di giudice/capo squadra che li mette in condizione di fare a volte scelte tattiche anziché valutazioni oggettive.
In Amici le scelte tattiche non derivano da un “conflitto d’interesse” tra giudice-caposquadra ma dipendono dal meccanismi “variabili” di nostra signora Fascino. Uno dei meccanismi è il tipo votazione. Anziché adottare modi diversi e pesarli proporzionalmente, così da evitare o ridurre al minimo criteri discutibili e più soggettivi che oggettivi, Maria De Filippi e la produzione decidono il tipo di votazione in modo “variabile”. Non è difficile comprendere il perché. Ciò consente a Maria De Filippi, capace di capire in che direzione si sta andando se deviare il percorso, lasciar camminare o invertire la marcia. Un criterio chiaro, trasparente, definito e mantenuto non permette alla burattinaia di muovere i fili.

Maria De Filippi sa che Marco Carta è potente al televoto. E il televoto per Marco Carta è compatto perché la maggior parte, se non la totalità delle sue fans, lo ritiene penalizzato, in second’ordine rispetto a Alessandra Amoroso e Emma Marrone ritenute le preferite del sultano: Maria De Filippi.
La giuria cosiddetta “tecnica “è “allineata” alla padrona di casa. E, infatti, salva Carta per evitare il televoto che lo avrebbe visto vincere su Annalisa o Pierdavide.
Probabilmente, Marco Carta rimarrà il più potente al televoto. Questo mezzo di espressione popolare è sempre stato un guru di riferimento per Maria De Filippi. Con il televoto ha contribuito a dare visibilità a Alessandra Amoroso e Emma Marrone. Ha creato le emotività che facevano sì che il pubblico si sentisse rappresentato in Marco Carta, poi nell’Amoroso e, in ultimo, nella Marrone.
Se oggi il televoto dovesse essere l’arma in più per Carta, ritenuto dal cast della soap Amici il più scarso, ecco che Maria De Filippi, se volesse come vincitrice che so…faccio un nome a caso: Alessandra Amoroso, muoverà i fili. Cioè varierà il criterio di votazione sapendo che può contare sulla “fedeltà” della giuria tecnica.
La cosa divertente sarebbe sapere quanti della giuria “tecnica” sanno di essere dei burattini…Perché questi sono capaci di credersi qualificati e protagonisti. Contrariamente, non starebbero a spiegare, giustificare il perché delle loro scelte durante il programma (Luca Dondoni). 
Chissà quanti tra loro sono degli opportunisti, consapevoli di essere solo delle comparse alle quali può essere cambiato il copione ogni qualvolta la sceneggiatrice (Maria De Filippi) e regista (sempre lei) lo decide. Copione che devono accettare senza discutere pena l’essere eliminati. E con l'eliminazione dal cast di Amici, come ha scritto uno dei commentatori del post di Malaparte: “il loro cono di luce si spegne miseramente”. 

La cosa positiva, è che come è successo - lentamente, ma è capitato - in Uomini e Donne, una parte del pubblico di Amici è consapevole della soap che sta vedendo e vede chiaramenti la burattinaia che muove i fili. 

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