giovedì 26 aprile 2012

Rai, i progetti 2013 di Giancarlo Leone: conferme e cambiamenti, ma manca l’essenziale


Vi sarebbero più considerazioni da fare sui propositi dichiarati a Repubblica da Giancarlo Leone, direttore dell’intrattenimento Rai. Mi limito a due.

La prima.
La domanda non gli è stata posta ma, a prescindere, Leone non ne ha fatto cenno.
Mi riferisco alla durata dei programmi. Da quel leggo: conferme, sospensioni, new entry, ma nessun accenno alla riduzione della durata di programmi. Né Rai né Mediaset paiono capire che parte degli italiani – non solo giovani – non stanno immobili per ore davanti a un programma tv.
Inutile copiare o inventarsi format. Talk o reality, chiedono una diminuzione della durata. Un’ora è più che sufficiente. Al contrario, un “one man show” o altro genere di programma: informativo, o con diversi contenuti e ospiti che raccontano, può richiedere da un’ora e mezza a non più di due ore. Rivedere la durata dei programmi è essenziale.
Rai e Mediaset sono colme di dirigenti scollati con la realtà degli spettatori che migrano pian piano dai programmi della tv generalista ad altri canali (digitale, satellitare, tv locali) o quando li seguono, lo fanno – a frammenti – nel web.
Sarebbe cosa utile – per gli spettatori e anche per i pubblicitari  - mantenere il pubblico fermo per un’ora su un programma. Contrariamente, è maggiormente funzionale e ripagante in termini economici spostare la pubblicità sul web.
A ogni fine stagione tv – che non si capisce per quale motivo, in Rai finisce a maggio, mentre il canone se lo prende per 12 mesi – sempre i soliti progetti e propositi, mai nulla che faccia intendere che il monopolio Rai/Mediaset abbia capito quale sia la direzione giusta nella quale andare.

La seconda considerazione.
Nell’intervista non c’è traccia di Bruno Vespa. Di speciali in prima serata che, di speciale, hanno solo che non se li caga nessuno. Certe cose bisogna farle fare a Santoro.
Come? Non ne ha parlato perché Leone è direttore dell’intrattenimento. Perché? Bruno Vespa e i suoi costosi e ridicoli plastici cos’è. Informazione?


da: la Repubblica

“Con la Incontrada e i nuovi show cambierò il volto ai varietà della Rai”
Leone, direttore intrattenimento: l’obiettivo è svecchiare il pubblico
Stop a “Ballando”, il talent con Milly Carlucci tornerà nel 2012. Fazio è maturo per il passaggio a RaiUno. Vorrei nella mia squadra Bonolis
Di Silvia Fumarola

Quando non risponde alle domande, Giancarlo Leone, direttore dell’intrattenimento Rai – direzione centrale che produce circa 3.000 ore l’anno di programmi per le tre reti – sorride e si limita a dire: «Guardi, su questo ho twittato». Così, per capire cosa pensa dell’ipotesi di spostare Giuliano Ferrara alle 13.30, bisogna ritrovare il Twitter in cui non commenta ma elenca i dati di ascolto: Tg1 21.77% di share, Radio Londra 15,32% Affari tuoi 19,39%. Sono partiti i primi due varietà sotto la sua egida, Tale e quale show con Carlo Conti, e il sabato E’ stato solo un flirt? con Antonella Clerici. Tornerà Pippo Baudo, e in autunno su RaiUno arriva Vanessa Incontrada per uno show comico. «Sperimenteremo Amici miei, ispirato alle storie di Monicelli. Entro la fine dell’anno avremo lanciato sei nuovi programmi tra RaiUno e RaiDue, vogliamo andare incontro a un pubblico meno adulto».

Leone, partiamo da qui: dal pubblico
«Il nostro ha una media d’età dai 55 a 60 anni, l’intrattenimento è il prodotto generalista per eccellenza, più della
fiction. La tv generalista, grazie alla moltiplicazione dei canali ha visto una riduzione del pubblico, ormai con i canali tematici Rai e Mediaset fanno dieci punti percentuali. Oggi per un varietà, 5 milioni di spettatori sono un eccellente risultato. Poi ci sono gli show evento, ma fanno storia a sé».
Come pensate di svecchiare?
«Testando nuovi programmi. Tranne la Clerici, confermata il sabato con Ti lascio una canzone, gli altri saranno nuovi. RaiUno avrà tre prime serate d’intrattenimento. RaiDue farà un adventure reality senza studio e conduttore, montato in esterna, in Asia. Speriamo di proporre The Voice, il talent musicale, l’anno prossimo.
Vista la contrazione dei ricavi pubblicitari, siamo stati costretti a fare tagli».
Piersilvio Berlusconi terrà a riposo Grande fratello, in Rai chi resterà fuori dal palinsesto?
«Ballando con le stelle tornerà a fine 2013. La rete e la direzione generale dovranno pronunciarsi sul futuro dell’Isola dei famosi, la tentazione di cercare format nuovi c’è».
Per cambiare, bisogna cambiare anche le facce.
«Useremo il Teatro delle Vittorie per la rinascita del one man show una serie di pezzi unici sul modello di Studio Uno con uomini di cinema, tv, teatro e volti nuovi. Il titolo di lavoro è Stasera con…Ci vuole tempo per innovare il linguaggio».
Cosa farete per Sanremo?
«Lavoriamo senza produttori esterni, speriamo annunciare il conduttore a giugno. Fazio, Conti, Frizzi? Tutti nomi validi».
Festival a parte, è ipotizzabile un ritorno di Fazio su RaiUno?
«Se la rete deciderà una svolta editoriale che vada incontro a un pubblico meno scontato, Fazio è maturo per fare il salto da RaiTre a RaiUno».
Tornerà Pippo Baudo?
«Ci ha portato un bel progetto, a settembre inizierà per RaiTre Viaggio in Italia ispirato a Mario Soldati. Farà ogni puntata in una regione diversa, raccontando città e paesi attraverso i personaggi. Girerà con un camioncino, vestito in jeans».
E Raffaella Carrà?
«Non è prevista in autunno, ma ci ho portato un’idea interessante, una sorta di talent».
Cosa invidia a Mediaset?
«Striscia la notizia».
Chi vorrebbe avere nella squadra?
«Paolo Bonolis»
Pensa che la Rai si libererà mai dalla politica?
«Non m’intendo molto di politica, e mi auguro che anche la politica non s’intenda molto di Rai».

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