Vi sarebbero più
considerazioni da fare sui propositi dichiarati a Repubblica da Giancarlo Leone, direttore dell’intrattenimento Rai. Mi
limito a due.
La prima.
La domanda non gli
è stata posta ma, a prescindere, Leone non ne ha fatto cenno.
Mi riferisco alla durata dei programmi. Da quel leggo: conferme,
sospensioni, new entry, ma nessun accenno alla riduzione della durata di
programmi. Né Rai né Mediaset paiono capire che parte degli italiani – non solo
giovani – non stanno immobili per ore davanti a un programma tv.
Inutile copiare o
inventarsi format. Talk o reality, chiedono una diminuzione della durata.
Un’ora è più che sufficiente. Al contrario, un “one man show” o altro genere di
programma: informativo, o con diversi contenuti e ospiti che raccontano, può
richiedere da un’ora e mezza a non più di due ore. Rivedere la durata dei
programmi è essenziale.
Rai e Mediaset
sono colme di dirigenti scollati con la realtà degli spettatori che migrano
pian piano dai programmi della tv generalista ad altri canali (digitale,
satellitare, tv locali) o quando li seguono, lo fanno – a frammenti – nel web.
Sarebbe cosa utile
– per gli spettatori e anche per i pubblicitari
- mantenere il pubblico fermo per un’ora su un programma.
Contrariamente, è maggiormente funzionale e ripagante in termini economici
spostare la pubblicità sul web.
A ogni fine stagione
tv – che non si capisce per quale motivo, in Rai finisce a maggio, mentre il
canone se lo prende per 12 mesi – sempre i soliti progetti e propositi, mai
nulla che faccia intendere che il monopolio Rai/Mediaset abbia capito quale sia
la direzione giusta nella quale andare.
La seconda
considerazione.
Nell’intervista
non c’è traccia di Bruno Vespa. Di
speciali in prima serata che, di speciale, hanno solo che non se li caga
nessuno. Certe cose bisogna farle fare a Santoro.
Come? Non ne ha
parlato perché Leone è direttore
dell’intrattenimento. Perché? Bruno
Vespa e i suoi costosi e ridicoli plastici
cos’è. Informazione?
da: la Repubblica
“Con la Incontrada e i nuovi show cambierò il volto
ai varietà della Rai”
Leone, direttore intrattenimento: l’obiettivo è
svecchiare il pubblico
Stop a “Ballando”, il talent con Milly Carlucci
tornerà nel 2012. Fazio è maturo per il passaggio a RaiUno. Vorrei nella mia
squadra Bonolis
Di Silvia Fumarola
Quando non
risponde alle domande, Giancarlo Leone, direttore dell’intrattenimento Rai –
direzione centrale che produce circa 3.000 ore l’anno di programmi per le tre
reti – sorride e si limita a dire: «Guardi, su questo ho twittato». Così, per
capire cosa pensa dell’ipotesi di spostare Giuliano Ferrara alle 13.30, bisogna
ritrovare il Twitter in cui non commenta ma elenca i dati di ascolto: Tg1
21.77% di share, Radio Londra 15,32% Affari tuoi 19,39%. Sono partiti i primi
due varietà sotto la sua egida, Tale e
quale show con Carlo Conti, e il sabato E’
stato solo un flirt? con Antonella Clerici. Tornerà Pippo Baudo, e in
autunno su RaiUno arriva Vanessa Incontrada per uno show comico. «Sperimenteremo
Amici miei, ispirato alle storie di Monicelli. Entro la fine dell’anno avremo
lanciato sei nuovi programmi tra RaiUno e RaiDue, vogliamo andare incontro a un
pubblico meno adulto».
Leone, partiamo da qui: dal pubblico
«Il nostro ha una
media d’età dai 55 a
60 anni, l’intrattenimento è il prodotto generalista per eccellenza, più della
fiction. La tv generalista, grazie alla moltiplicazione dei canali ha visto una
riduzione del pubblico, ormai con i canali tematici Rai e Mediaset fanno dieci
punti percentuali. Oggi per un varietà, 5 milioni di spettatori sono un
eccellente risultato. Poi ci sono gli show evento, ma fanno storia a sé».
Come pensate di
svecchiare?
«Testando nuovi
programmi. Tranne la Clerici, confermata il sabato con Ti lascio una canzone,
gli altri saranno nuovi. RaiUno avrà tre prime serate d’intrattenimento. RaiDue
farà un adventure reality senza studio e conduttore, montato in esterna, in
Asia. Speriamo di proporre The Voice, il talent musicale, l’anno prossimo.
Vista la
contrazione dei ricavi pubblicitari, siamo stati costretti a fare tagli».
Piersilvio Berlusconi terrà a riposo Grande fratello,
in Rai chi resterà fuori dal palinsesto?
«Ballando con le
stelle tornerà a fine 2013. La rete e la direzione generale dovranno
pronunciarsi sul futuro dell’Isola dei famosi, la tentazione di cercare format
nuovi c’è».
Per cambiare, bisogna cambiare anche le facce.
«Useremo il Teatro
delle Vittorie per la rinascita del one
man show una serie di pezzi unici sul modello di Studio Uno con uomini di cinema, tv, teatro e volti nuovi. Il
titolo di lavoro è Stasera con…Ci
vuole tempo per innovare il linguaggio».
Cosa farete per Sanremo?
«Lavoriamo senza
produttori esterni, speriamo annunciare il conduttore a giugno. Fazio, Conti,
Frizzi? Tutti nomi validi».
Festival a parte, è ipotizzabile un ritorno di Fazio
su RaiUno?
«Se la rete
deciderà una svolta editoriale che vada incontro a un pubblico meno scontato,
Fazio è maturo per fare il salto da RaiTre a RaiUno».
Tornerà Pippo Baudo?
«Ci ha portato un
bel progetto, a settembre inizierà per RaiTre Viaggio in Italia ispirato a Mario Soldati. Farà ogni puntata in
una regione diversa, raccontando città e paesi attraverso i personaggi. Girerà
con un camioncino, vestito in jeans».
E Raffaella Carrà?
«Non è prevista in
autunno, ma ci ho portato un’idea interessante, una sorta di talent».
Cosa invidia a
Mediaset?
«Striscia la notizia».
Chi vorrebbe avere nella squadra?
«Paolo Bonolis»
Pensa che la Rai si libererà mai dalla politica?
«Non m’intendo
molto di politica, e mi auguro che anche la politica non s’intenda molto di Rai».
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