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Un aprile a tutta Cultura
Dal 14 al 22, la tradizionale manifestazione promossa
dal ministero. In tutta Italia aprono gratuitamente musei, monumenti gallerie e
aree archeologiche dello Stato. In carnet quasi 3500 eventi
di Laura Larcan
Nove giorni di
arte gratis. Nessuna liquidazione né saldi di fine stagione, ma solo un regalo
prezioso in tempi di crisi che offre anche quest'anno "La Settimana della
Cultura", manifestazione promossa dal Ministero per i beni culturali, che
dal 14 al 22 aprile giunge alla sua quattordicesima edizione. La formula è di
quelle intrigano anche i più pigri: una maratona di aperture gratuite di tutto
il patrimonio statale, tra musei, monumenti, aree archeologiche, gallerie,
palazzi storici, ville, archivi e biblioteche su tutto il territorio nazionale.
A questo programma si aggiunge anche un calendario di iniziative eclettiche per
arricchire le visite, tra mostre che inaugurano, tour guidati a tema, aperture
straordinarie di luoghi solitamente preclusi al pubblico, laboratori didattici,
fino a qualche exploit di concerti e performance. Il carnet è vastissimo, con
una stima di quasi 3500 eventi concentrati in questa settimana, dove però non
mancano alcune eccezioni singolari.
Come a Roma il Colosseo, Foro romano e Palatino che rimangono esclusi dalla kermesse e sono visitabili a pagamento (€12 biglietto integrato valido due giorni). Una scelta giustificata, però. "Foro e Palatino sono stati chiusi già dieci giorni per la neve di febbraio, e il Colosseo ben undici - spiega la direttrice del Colosseo Rossella Rea - Colosseo e Foro mantengono l'intero patrimonio della soprintendenza archeologica di Roma, anche solo un giorno di chiusura implica il venir meno di introiti. Non ci possiamo permettere questa perdita. Tutto grava su questi elementi economicamente trainanti e ridurre gli introiti significa avere minori possibilità di tutela". La Rea
Come a Roma il Colosseo, Foro romano e Palatino che rimangono esclusi dalla kermesse e sono visitabili a pagamento (€12 biglietto integrato valido due giorni). Una scelta giustificata, però. "Foro e Palatino sono stati chiusi già dieci giorni per la neve di febbraio, e il Colosseo ben undici - spiega la direttrice del Colosseo Rossella Rea - Colosseo e Foro mantengono l'intero patrimonio della soprintendenza archeologica di Roma, anche solo un giorno di chiusura implica il venir meno di introiti. Non ci possiamo permettere questa perdita. Tutto grava su questi elementi economicamente trainanti e ridurre gli introiti significa avere minori possibilità di tutela". La Rea
ricorda
anche un'altra motivazione che sta alla base della decisione: "Tenere
aperti questi complessi gratis in occasione della Settimana della Cultura
significa concentrare il turismo di massa sull'area archeologica centrale a
danno di tante altre straordinarie meraviglie meno frequentate, e che
invece in occasioni come questa è bene far conoscere al grande pubblico".
Grande verità. A
Roma, per esempio, l'occasione è d'oro per scoprire lo straordinario complesso
della Crypta Balbi, il nuovo allestimento di statuaria antica a Palazzo
Massimo, fino alla celebre sala da pranzo dell'imperatrice Livia, o le delizie
di Palazzo Altemps con l'apertura della Loggia cinquecentesca, autentico
pergolato con piante rare, luogo di svago e frescura come Giardino d'inverno
del Palazzo. Altro esempio è Ostia Antica, viene svelata in tutti i suoi più
reconditi tesori, attraverso un calendario di visite guidate, a partire
dall'apertura straordinaria e imperdibile del "Complesso delle Case
decorate" (Casa delle Muse, Casa delle Pareti Gialle, Casa del Soffitto
Dipinto, Casa delle Ierodule).
E se eccezionalmente aprono i depositi del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, allestiti nel 1900, dove vi sono custoditi più di cinquemila oggetti tra argenti, avori, vetri e porcellane, Castel Sant'Angelo riserva una vera chicca: il riallestimento della Sala dell'Adrianeo e della Sala dei Festoni. Nella prima, tra i dipinti esposti, la pala di Luca Signorelli, "Madonna col Bambino tra quattro Santi e Angeli" insieme alla predella con "Storie del Battista". La pala del Signorelli, che viene mostrata dopo essere rimasta chiusa in una cassa, per motivi di sicurezza, per quasi 10 anni, è testimonianza dell'ultimo periodo dell'attività dell'artista cortonese, ed è stata recentemente restaurato (info: 06 6819111). Fuori Roma, spicca a Grottaferrata, l'apertura straordinaria della Biblioteca monastica del Monastero Esarchico di Santa Maria.
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