La Corte dei Conti
ha presentato il rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica.
Il tasso di
evasione è pari al 29,3% per l’Iva e al 19,4 per l’Irap. Con il maggior tasso
di evasione il Sud e le isole: 40,1% l’Iva e 29,4% l’Irap. In termini di valori
assoluti è invece il Nord a guidare la testa dell’evasione perché sono le aree
di Nord Ovest e Nord Est quelle nelle quali si realizza il maggior volume
d’affari e di reddito.
La Corte dei Conti
rileva che l’aumento della pressione fiscale ha
effetti “recessivi sull’economia reale
allontanando gli obiettivi di gettito e provocando un rischio di avvitamento” e
nel contempo che il gettito fiscale continuerà a calare proprio per effetto del
perdurare della crisi economica
Non resta che
ridurre l’evasione per ampliare la base imponibile e vendere parte del
patrimonio pubblico.
Su quest’ultima
proposta, sarei d’accordo nella misura in cui le entrate derivanti fossero
gestite con onestà, capacità di individuare le priorità d’intervento. Contrariamente,
sono altri soldi che finiscono nelle tasche dei disonesti e degli
incapaci. Toccare la nostra riserva: il
patrimonio pubblico, lo trovo troppo pericoloso. Se è necessario, ogni euro
dev’essere gestito in modo appropriato.
Sento già gelarmi la schiena…
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