Attilio Befera,
direttore generale della Agenzia delle entrate, ha illustrato alla Commissione
Finanze della Camera le strategie in materia di contrasto all’evasione.
Otto, i
criteri/strumenti individuati:
1. redditometro
2. banca dati
3. ipoteche e
pignoramenti
4. tutoraggio
5. tracciabilità
6. blitz
7. 007
8. spesometro
Fonte: articolo: “Nuovo redditometro e controlli di massa
ecco le 8 armi contro l'evasione fiscale” - la
Repubblica.
Il redditometro
Usate cento voci
di spese per ricostruire l'imponibile.
Entro giugno
scatta il nuovo redditometro, ovvero il meccanismo messo a punto dall'Agenzia
delle Entrate per confrontare i redditi dichiarati dai contribuenti con
l'effettivo tenore di vita misurato attraverso le spese sostenute. Dopo una
analisi, che ha raggiunto 22 milioni di famiglie e 50 milioni di soggetti,
divisi in undici tipologie, è stato messo a punto un meccanismo che si impernia
su 100 voci di spesa. Le voci sono state suddivise in 7 macrocategorie: casa,
mezzi di trasporto, assicurazioni, istruzione, attività ricreative,
investimenti ed altre spese. In pratica tra le operazioni sotto controllo
vengono inserite il possesso di barche, auto di grossa cilindrata, cavalli da
corsa, ma anche viaggi di un certo livello e visite ai centri spa; segnalazioni
anche per chi manda i figli alla scuola privata o fa una assicurazione sulla
vita. Ogni consumo ha un peso ponderato statisticamente che, attraverso un
algoritmo, si trasforma in reddito presunto. Chi mostrerà una differenza di
almeno il 10 per cento tra il reddito dichiarato e quello effettivo sarà
sottoposto all'accertamento fiscale.
La banca dati
Nel cervellone di
Serpico 40 milioni di depositi.
Lo chiamano, con
felici espressioni, Serpico o Grande Fratello. E' il bazooka impugnato dal
direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. A costruirlo è
stato il decreto "Salva-Italia" confezionato dal premier Mario Monti.
La norma è rivoluzionaria perché dispone che banche, operatori finanziari e assicurazioni, debbano riversare nei computer dell'Anagrafe tributaria, oltre ai dati identificativi del rapporto, anche i saldi e i movimenti, con l'evidenza del dare e dell'avere. Si tratta di 400 milioni di dati che fanno capo a 40 milioni conti correnti. Fino ad oggi se l'Agenzia voleva conoscere le coordinate bancarie di un sospetto evasore doveva interpellare l'intero sistema bancario e, una volta conosciuti i rapporti, chiedere i movimenti. Dalle prossime settimana - Befera ieri ha annunciato che il provvedimento applicativo è imminente - i dati cominceranno ad affluire alla Sogei, la società che gestisce il cervellone e i funzionari dell'Agenzia con un click potranno far scattare i controlli.
La norma è rivoluzionaria perché dispone che banche, operatori finanziari e assicurazioni, debbano riversare nei computer dell'Anagrafe tributaria, oltre ai dati identificativi del rapporto, anche i saldi e i movimenti, con l'evidenza del dare e dell'avere. Si tratta di 400 milioni di dati che fanno capo a 40 milioni conti correnti. Fino ad oggi se l'Agenzia voleva conoscere le coordinate bancarie di un sospetto evasore doveva interpellare l'intero sistema bancario e, una volta conosciuti i rapporti, chiedere i movimenti. Dalle prossime settimana - Befera ieri ha annunciato che il provvedimento applicativo è imminente - i dati cominceranno ad affluire alla Sogei, la società che gestisce il cervellone e i funzionari dell'Agenzia con un click potranno far scattare i controlli.
Ipoteche e pignoramenti
Equitalia sempre
più in trincea con l'accertamento esecutivo
L'accertamento
esecutivo entra a regime. E' entrato in vigore dal primo ottobre scorso, ma da
quest'anno i controlli del fisco si concentreranno sulle dichiarazioni dei
redditi del 2007-2008. L 'accertamento
esecutivo, affidato ad Equitalia, è un istituto che serve per incassare le
imposte non dichiarate (dall'Iva, all'Irpef all'Irap). L'atto di contestazione,
inviato dal fisco, diventa esecutivo dopo 30 giorni ed entro i successivi 30
giorni viene affidato ad Equitalia. A questo punto per 180 giorni Equitalia non
può procedere all'esecuzione forzata (pignoramenti ed espropriazioni), ma può
far scattare ipoteche e fermi amministrativi. E non è poco. Befera ieri ha
ricordato che ci sono stati oltre 250 atti intimidatori contro Equitalia, di
cui 70 a
gennaio e ha denunciato l'effetto avuto sui dipendenti: "demotivazione e
paura" con riflessi anche sui "risultati".
Il tutoraggio
Un angelo custode
nelle imprese con giri d'affari oltre 100 milioni.
Per i grandi
contribuenti scatta il tutoraggio. Per tutti coloro che hanno un volume di
affari superiore a 100 milioni, l'Agenzia delle entrate, attraverso le sue sedi
regionali, diventerà una sorta di "angelo custode". L'obiettivo
dell'Agenzia è quello di intensificare il numero dei "grandi
contribuenti" sotto stretto controllo incrociato: passeranno dai 2.000 del
2011 ai 3.100 del 2012. Si lavora dunque per instaurare con i "grandi
contribuenti", che rappresentano un segmento strategico nell'economia
nazionale, un rapporto di mutua collaborazione per favorirne l'adempimento
spontaneo. Il controllo - si spiega - assume la natura di "servizio"
a beneficio della collettività e, soprattutto, della platea di quei
"grandi contribuenti" che si attengono alle norme e per i quali
l'evasione o l'elusione perpetrata dai propri concorrenti rappresenta, in
ultima analisi, una forma di concorrenza sleale.
La tracciabilità
La stretta sul
contante è già legge. Obiettivo: stop agli scambi in nero.
Tracciabilità, la
più formidabile delle armi in mano all'Agenzia delle Entrate. Dal 6 dicembre
scorso, nelle operazioni tra privati e nelle transazioni tra consumatori e
imprese, non può essere utilizzato denaro contante se i pagamenti sono
superiori o pari ai mille euro. La stessa limitazione si applica agli assegni,
bancari o circolari, privi della clausola di non trasferibilità e senza
indicazione del beneficiario. Entro il prossimo 31 marzo i libretti di deposito
bancari, postali o al portatore, con saldo superiore a mille euro, devono
essere estinti definitivamente o il loro saldo dovrà essere ridotto sotto i
mille euro. Un meccanismo messo in opera per contrastare la circolazione di
denaro in nero, frutto dell'economia sommersa, di attività criminali e
dell'evasione fiscale.
I blitz
I blitz
Scontrini e
ricevute ai raggi x: la campagna stile-Cortina prosegue.
La campagna dei
blitz non si arresta. Dopo quello di Capodanno a Cortina e quello della Movida
milanese, si annunciano nuove e clamorose azioni dell'Agenzia delle entrate. Il
metodo è semplice ed efficace e si affianca alle sofisticate azioni a base di
statistiche e computer. Il funzionario dell'Agenzia si affianca alla cassiera
dell'esercizio e le fa compagnia per l'intera giornata. Se il numero di
scontrini risulta superiore a quello di una analoga giornata della settimana
precedente, vuol dire che qualcosa non va. Così è stato nel week- end milanese
quando è emerso un numero di scontrini del 44 per cento superiore a quello del
sabato precedente. "Facciamo blitz separati con la Guardia di Finanza per
aumentare la deterrenza", ha detto ieri il direttore dell'Agenzia delle
Entrate, Attilio Befera durante una audizione in Parlamento.
Gli 007
Deroga al blocco
del turn over per assumere 1.440 ispettori in più.
Più 007 per fare
maggiori controlli. Per questo l'Agenzia delle entrate punta ad assumere 1.440
funzionari in più per portare avanti la lotta agli evasori fiscali. Nel 2011
sono stati fatti oltre due milioni di controlli, tra i quali, oltre 700 mila su
imposte indirette, 1 milione sulle dichiarazioni dei redditi e 300 mila su
materia di registro. Circa 11.500 controlli si sono avvalsi di indagini
finanziarie. In tutto sono stati recuperati 11,5 miliardi. Per quest'anno,
visti i nuovi strumenti a disposizione si attende una performance maggiore.
"Il recupero dell'evasione è stato rafforzato rispetto agli anni
precedenti facendo registrare un trend nettamente positivo", ha detto
Befera. Una attività imponente che necessita di un potenziamento anche delle
risorse umane: Befera punta ad una deroga del blocco del turn over per dotare
l'Agenzia di 1.440 assunzioni nei prossimi tre anni.
Lo spesometro
Lo spesometro
Il codice fiscale
al rivenditore per acquisti sopra i 3600 euro.
Scatta e va a
regime lo spesometro (da non confondersi con il redditometro). Al fine di
monitorare meglio l'evasione fiscale e le entrate dei cittadini, per ogni
acquisto superiore a 3.600 euro, sarà obbligatorio fornire al venditore il
proprio codice fiscale che a sua volta lo trasmetterà in via telematica
all'Agenzia delle Entrate. Un controllo profondo, con lo scopo di verificare
gli acquisti dei contribuenti confrontandoli con il loro reddito. I dati
acquisiti confluiranno in un'apposita banca dati e, tramite incroci con le altre
informazioni contenute nell'Anagrafe tributaria, consentiranno un'analisi del
rischio finalizzata alla selezione dei soggetti da sottoporre a controllo
fiscale. In particolare per le persone fisiche non titolari di partita Iva gli
elementi acquisiti saranno posti a confronto, insieme agli altri elementi di
maggiore capacità contributiva, con i redditi dichiarati.
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