Siria: Siria, l'opposizione attacca l'Onu:
"Per Assad c'è licenza di uccidere"
Russia e Cina meto il veto alla risoluzione contro Assad. Hillary Clinton: "Una parodia"
Il Consiglio
nazionale siriano (Cns), principale gruppo di opposizione, si scaglia contro il
veto posto da Cina e Russia alla risoluzione Onu sulla Siria, definendolo «una
licenza di uccidere» per il presidente Bashar al-Assad.
«I siriani e la comunità internazionale avevano guardato al Consiglio di sicurezza per una dura risoluzione che condannasse i crimini del regime siriano, il genocidio di chi stermina intere famiglie», si legge in una nota del Cns. Dopo il veto di Mosca e Pechino, l’opposizione siriana «li riterrà responsabili per l’escalation di morti e del genocidio e considera questo passo irresponsabile come una licenza di uccidere per il regime siriano, senza doverne rispondere». Il Cns ha chiesto a Mosca e Pechino di rivedere immediatamente la loro posizione e di non bloccare «la volontà del popolo siriano».
«I siriani e la comunità internazionale avevano guardato al Consiglio di sicurezza per una dura risoluzione che condannasse i crimini del regime siriano, il genocidio di chi stermina intere famiglie», si legge in una nota del Cns. Dopo il veto di Mosca e Pechino, l’opposizione siriana «li riterrà responsabili per l’escalation di morti e del genocidio e considera questo passo irresponsabile come una licenza di uccidere per il regime siriano, senza doverne rispondere». Il Cns ha chiesto a Mosca e Pechino di rivedere immediatamente la loro posizione e di non bloccare «la volontà del popolo siriano».
Mentre la Lega araba fa sapere che proseguirà i suoi sforzi per risolvere la crisi siriana malgrado il nulla di fatto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Russia difende la scelta di mettere il veto. Mosca ha accusato le potenze occidentali per la mancata approvazione della risoluzione: «Purtroppo gli autori della bozza non hanno voluto fare uno sforzo in più per arrivare a un accordo», ha scritto su Twitter il viceministro degli Esteri russo, Ghennady Gatilov, «il risultato è noto». Russia e Cina sono state duramente criticate per la scelta di porre il veto sulla risoluzione, come era già accaduto a ottobre. L’ambasciatore russo all’Onu ha definito il testo «squilibrato» e ha accusato l’Occidente di voler imporre un cambiamento di regime a Damasco.
Mosca è un vecchio allato del governo di Bashar al-Assad e martedì a Damasco arriverà il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov insieme al capo dei servizi segreti per l’estero (Svr) Mikhail Fradkov. I due vedranno Assad e ricercheranno una soluzione alla crisi in atto, ha riferito Gatilov senza fornire dettagli. La reazione Usa è durissima. «Quello che è successo ieri all’Onu è stata una parodia: di fronte ad un Consiglio di Sicurezza neutralizzato noi dobbiamo raddoppiare gli sforzi fuori dalle Nazioni Unite con gli alleati e i partner che sostengono il diritto del popolo siriano ad avere un futuro migliore», attacca Hillary Clinton, chiedendo agli «amici di una Siria democratica» di mobilitarsi. Il segretario di Stato americano ha così fatto riferimento alla possibilità della creazione di un gruppo di paesi disposti ad aiutare l’opposizione siriana, appunto gli «amici della Siria».
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