Canone RAI, interrogazione sui PC
Presentata un'interrogazione parlamentare. Quali
dispositivi sono effettivamente obbligati al pagamento? Alle aziende è stato
chiesto di pagare per i computer degli uffici
La bufera sul
cosiddetto canone speciale della RAI è tornata ad imperversare
tra le più svariate categorie professionali. I senatori Donatella Poretti e
Marco Perduca hanno recentemente presentato il testo di un'interrogazione ai
ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Economia e finanze.
Bisogna davvero pagare il canone anche per i personal computer? Stando al testo dell'interrogazione, "a partire dal febbraio 2012, numerose aziende e uffici hanno ricevuto una missiva da parte della RAI in cui si richiede il pagamento del canone TV per la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell'ambito familiare, compresi computer collegati in rete (digital signage e similari), indipendentemente dall'uso al quale gli stessi vengono adibiti".
A partire dal marzo2007, l 'Associazione
per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC) ha più volte interpellato gli
organi competenti per sapere nello specifico quali apparecchi siano
effettivamente soggetti al canone/tassa oltre il televisore. Le risposte
ricevute nel corso degli anni sono state spesso "varie e
contraddittorie".
Bisogna davvero pagare il canone anche per i personal computer? Stando al testo dell'interrogazione, "a partire dal febbraio 2012, numerose aziende e uffici hanno ricevuto una missiva da parte della RAI in cui si richiede il pagamento del canone TV per la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell'ambito familiare, compresi computer collegati in rete (digital signage e similari), indipendentemente dall'uso al quale gli stessi vengono adibiti".
A partire dal marzo
"A tutti i
titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o
pubblici esercizi o professionisti, verrà chiesto
di pagare il canone - aveva sottolineato alla fine del Vibranti le proteste di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti) contro "l'imposizione del tributo sul possesso non solo di televisori ma anche di qualsiasi dispositivo atto o adattabile a ricevere il segnale TV, inclusi monitor per il PC, videofonini, videoregistratori, iPad, addirittura sistemi di videosorveglianza. Come dire che basta avere un computer per essere costretti a pagare una somma che, a seconda della tipologia di impresa, va da un minimo di 200 euro fino a 6mila euro l'anno".
L'interrogazione presentata dai senatori Poretti e Perduca vorrebbe ora sapere "se il ministero dello Sviluppo Economico ha concluso il proprio approfondimento tecnico giuridico in merito a quali apparecchi, oltre al televisore tradizionale, siano soggetti al pagamento del canone TV".
"Ove tale approfondimento sia giunto a termine - si legge nel testo - quali apparecchi sottoelencati presuppongono il pagamento del canone di abbonamento: videoregistratore, registratore dvd, computer senza scheda tv con connessione ad Internet, computer senza scheda tv e senza connessione Internet, videofonino, tvfonino, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale".
E ancora, in conclusione: "ove invece tale approfondimento non sia ancora giunto a termine, cosa intenda fare il Governo per rimediare al comportamento illegittimo della concessionaria del servizio pubblico, la quale chiede il pagamento del canone speciale anche per personal computer collegati in rete".
Mauro Vecchio
Che cazzata questa cosa...scusa il termine. È vergognoso.
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